(Teleborsa) – La profondità e la durata del rallentamento dell’economia globale si ripercuoteranno principalmente sul mercato del lavoro, ma anche sul lato della produzione per quanto riguarda le scorte. I livelli di occupazione si mantengono elevati e le famiglie possono contare sui risparmi messi da parte durante la pandemia, fattori che hanno portato a una resilienza dei consumi nonostante la minore ricchezza e, in alcuni casi, salari reali più bassi. “Se l’occupazione inizia a diminuire, una recessione è quasi inevitabile“. Lo afferma un report di S&P Global Ratings sulle previsioni economiche globali per il terzo trimestre 2022.
“L’altra variabile da tenere d’occhio è la produzione, alla luce dei continui bassi livelli di scorte e dei vincoli di fornitura – si legge nello studio a cura di Paul Gruenwald, Global Chief Economist dell’agenzia di rating. – L’attività potrebbe essere supportata da un allentamento dei colli di bottiglia, che consentirebbe di aumentare la produzione per soddisfare la domanda a livelli di inventario più normali”.
I rischi per la crescita “sono chiaramente al ribasso”, poiché aumenta la possibilità di una recessione (soprattutto negli Stati Uniti) e persistono le conseguenze a livello macro del conflitto tra Russia e Ucraina. Le previsioni di crescita del PIL nel periodo 2022-2025 sono state generalmente riviste al ribassa da S&P rispetto alle stime di maggio. L’unica eccezione sono i mercati emergenti esportatori di materie prime.
S&P evidenzia che è già iniziato un rallentamento della crescita in un’ampia fascia di economie e afferma che, nonostante l’inizio d’anno forte e ottimista, questa decelerazione “è diventata inevitabile una volta che è stato chiaro che le banche centrali dovevano alzare i tassi sempre più rapidamente per tenere sotto controllo l’inflazione”. La sfida principale per le banche centrali consiste nel contenere e ristabilizzare le aspettative senza provocare una recessione.
Il report sottolinea anche che – nonostante l’inflazione, gli shock geopolitici e la reazione del mercato – il quadro macroeconomico globale generale “rimane ragionevolmente sano, sebbene i segnali di attenuazione siano in aumento”. Il primo fattore a essere citato è il mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione pari o prossimo ai minimi a lungo termine in molte economie.