(Teleborsa) – Si mantiene in espansione l’attività della manifattura in Giappone, anche se cresce a un ritmo più basso dei mesi precedenti. Il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di giugno, pubblicato da S&P Global ed elaborato da Jibun Bank, indica un valore di 52,7 punti, in calo rispetto ai 53,3 punti di maggio. L’indicatore che resta comunque sopra la soglia critica dei 50 punti, che fa da spartiacque tra contrazione e crescita, si porta al livello più basso dallo scorso settembre.
La stima flash del PMI dei servizi contemporaneamente conferma, invece, un miglioramento del settore terziario, con il relativo indice che aumenta a 54,2 punti da 51,6 di maggio, pari alla lettura più alta da ottobre 2013. Il PMI Composite si è attestato a 53,2, in crescita dai precedenti 52,3 punti.
“L’attività presso le imprese del settore privato giapponese è aumentata notevolmente a metà del 2022, poiché le restrizioni alle frontiere legate alla pandemia sono state allentate – ha commentato Usamah Bhatti, economista di S&P Global Market Intelligence – L’aumento è stato il quarto in altrettanti mesi e il più marcato registrato dallo scorso novembre nel contesto della più forte espansione nel settore dei servizi da ottobre 2013, con le imprese che riferiscono l’aumento dei visitatori internazionali.
“Allo stesso tempo, i produttori hanno segnalato la ripresa più debole nell’attuale sequenza di crescita di quattro mesi poiché le restrizioni Covid-19 nella Cina continentale hanno contribuito a un’ulteriore interruzione della catena di approvvigionamento e hanno esacerbato le pressioni sulla domanda e sull’offerta esistenti”, ha aggiunto.