(Teleborsa) – Sono 16.571 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di poco più di 79mila tamponi, tra molecolari e antigenici con il tasso di positività in aumento al 20,9% (+1,8%). Sono 59 le vittime. Questi i numeri del bollettino diffuso oggi, lunedì 20 giugno, dal ministero della Salute. Il totale dei contagi da inizio pandemia sale a 17.896.065, le vittime diventano 167.780.
Intanto, secondo il report sulle vaccinazioni contro il Covid-19 in Italia aggiornato con i dati di oggi sono state somministrate fino ad ora 138.083.830 dosi. Sono 48.646.384 le persone che hanno ricevuto le due dosi del primo ciclo o il vaccino monodose, una cifra pari a oltre il 90,10% della popolazione interessata. Sono 39.706.402 le persone che hanno ricevuto la terza dose, pari all’ 83,24% della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale. I bambini tra i 5 e gli 11 anni che hanno ricevuto almeno una dose sono 1.395.317.
Il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco invita a mantenere alta l’asticella dell’attenzione. Il Covid? “Bisognerà preoccuparsene ancora per un po’, purtroppo bisogna farlo perche’ la sua elevatissima contagiosità, ben superiore a morbillo e varicella. Omicron5 rialza e rialzerà i casi, continueremo ad averne di gravi, seppur in modo proporzionale”. Lo ha detto a Rai Radio1, ospite di ‘Un giorno da pecora’. Per non esser contagiati “da Omicron 5 non basta aver avuto il Covid e l’avere fatto tre dosi” ha aggiunto Pregliasco. Eppure c’è chi sostiene che ormai sia solo un’influenza. “Diciamo che Omicron 5 è quattro volte tanto un’influenza forte” ha sostenuto.
A chi gli ha chiesto se siamo nel mezzo di una nuova ondata pandemica, ha risposto: “Siamo a metà strada, il picco ci sarà verso fine luglio” .