(Teleborsa) – Frena la crescita del PIL nei Paesi del G20 che continua a rallentare nel primo trimestre 2022: è quanto emerge dalla rilevazioni
Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico Internazionale, che la settimana scorsa ha tenuto la grande riunione annuale del suo consiglio ministeriale a Parigi, presieduta quest’anno dall’Italia e a cui ha partecipato il premier Mario Draghi.
Nel primo trimestre 2022, precisa l’Ocse, il Pil del G20 è aumentato dello 0,7% su base trimestrale, in calo rispetto all’aumento dell’1,3% registrato nel quarto trimestre 2021. In Italia il Pil nel primo trimestre del 2022 è stato del +0,1% contro il +0,7% del quarto trimestre 2021 e nella zona dell’euro dello 0,6% contro lo 0,2% del periodo precedente.
Il rallentamento dell’area G20 nel primo trimestre dell’anno riflette principalmente una performance più debole negli Stati Uniti, dove il PIL si è contratto dello 0,4% su base trimestrale dopo essere aumentato dell’1,7% nel quarto trimestre 2021. Ciò è dovuto principalmente alle variazioni del commercio netto (esportazioni meno importazioni) e alla diminuzione degli investimenti in scorte (destocking) e della spesa pubblica per l’assistenza Covid-19. In Australia e Indonesia, la crescita è rallentata di oltre 2 punti percentuali tra il quarto trimestre 2021 e il primo trimestre 2022.
La crescita è rallentata in misura minore in Canada, Cina, India, Italia, Corea, Turchia e Regno Unito nel 1° trimestre 2022, mentre in Francia e Giappone si sono registrate contrazioni del pil rispettivamente dello 0,2% e dello 0,1%. Nonostante l’andamento per l’area del G20 nel suo complesso, Brasile, Germania, Messico, Arabia Saudita, Sudafrica e l’Unione europea nel suo complesso hanno registrato una crescita più forte nel 1° trimestre 2022 rispetto al 4° trimestre 2021. La crescita in Arabia Saudita (2,6%) è stata la più
alta tra le economie del G20, trainata da un marcato aumento delle attività petrolifere.
Tra le economie del G20, il Pil in Germania, Giappone e Messico è rimasto al di sotto dei livelli pre-pandemia (rispettivamente dello
0,9%, 0,6% e 2,1%) nel primo trimestre 2022.