(Teleborsa) – Continuano a lievitare i prezzi dei carburanti, vanificando quasi del tutto il taglio delle accise deciso dal governo a metà marzo e prorogato fino a luglio, con il prezzo alla pompa che ha quasi riagganciato i picchi di tre mesi fa oltre i 2 euro al litro.
Secondo l’ultimo aggiornamento di Quotidiano energia, il prezzo medio della benzina in modalità self si è attestato in media a 2,009 euro/litro (1,985 euro/litro la rilevazione precedente). Una certa variabilità caratterizza i vari marchi, con prezzi che oscillano fra un minimo di 1,998 euro/ litro ed un massimo di 2,033 euro/litro (1,998 euro per i no logo).
Parallelamente, il prezzo medio del diesel in modalità self si è portato a 1,924 euro/litro (1,896 euro/litro la rilevazione precedente), con una variabilità fra 1,922 euro/litro e 1,945 euro/litro (1,908 euro i no logo).
Molto più alte le quotazioni del servito, con la benzina che raggiunge un prezzo medio di 2,134 euro/litro dai 2,118 euro della rilevazione precedente.
Frattanto, si continua insistentemente a parlare di una proroga del taglio delle accise di 30 centesimi anche dopo la scadenza dell’8 luglio. Al riguardo è sembrata possibilista la sottosegretaria all’Economia Maria Cecilia Guerra, che ha definito un nuovo intervento “molto probabile”, mentre il titolare del MITE Roberto Cingolani non ha voluto sbilanciarsi ed ha affermato che “dipende da quale sarà la situazione economica e finanziaria”.
Dal canto suo, il Pd ha avanzato anche la sua proposta di fissare un tetto al prezzo della benzina e l’ha formalizzata con un emendamento al dl Aiuti. Una proposta che non convince sino in fondo le associazioni dei consumatori.