(Teleborsa) – “Dobbiamo essere sicuri che la politica monetaria sia tramessa all’intera eurozona. Dobbiamo essere sicuri che non ci sia frammentazione. Abbiamo gli strumenti esistenti, come il reinvestimento sotto il programma del PEPP che sarà usato con flessibilità, ma se sarà necessario aggiusteremo gli strumenti esistenti o useremo nuovi strumenti. Siamo impegnati nella trasmissione della politica monetaria e la frammentazione sarà evitata nella misura in cui impedirà la trasmissione della politica monetaria”. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, nella conferenza stampa post-meeting della BCE, in cui Francoforte ha deciso di porre fine agli acquisti netti di asset nell’ambito del programma APP a partire dal 1 luglio 2022 e di aumentare i tassi di interesse chiave di 25 punti base nella riunione di politica monetaria di luglio.
“Sappiamo come creare e implementare nuovi strumenti, lo abbiamo fatto in passato e siamo pronti a farlo ancora”, ha aggiunto, rispondendo a chi la incalzava sulla natura di questi nuovi strumenti. “Non c’è uno specifico livello dei tassi o di spread che può far scattare la frammentazione – ha spiegato – Ma non tollereremo la frammentazione che impedirà la trasmissione della politica monetaria e decideremo in base alla circostanze quando comparirà questo rischio”.
Nel corso del suo intervento, Lagarde ha detto che “l’aggressione ingiustificata della Russia nei confronti dell’Ucraina sta colpendo gravemente l’economia della zona euro e le prospettive sono ancora circondate da un’elevata incertezza. Ma ci sono le condizioni perché l’economia continui a crescere e a riprendersi ulteriormente nel medio termine”. L’inflazione è “indesideratamente alta e dovrebbe rimanere al di sopra del nostro obiettivo per qualche tempo“, ha aggiunto, sottolineando che “la calibrazione delle nostre politiche rimarrà dipendente dai dati e rifletterà la nostra valutazione in evoluzione delle prospettive”.
Parlando delle decisioni prese nel meeting odierno, la numero uno della BCE ha affermato che le decisioni sono state prese “all’unanimità” e ha sottolineato che Francoforte ha iniziato oggi “un percorso, e questo è chiaramente uno step di questo percorso”. Lagarde è tornata a parlare di “un percorso” più volte durante la conferenza stampa, anche quando le hanno chiesto se fosse stato considerato un rialzo dei tassi di 50 punti base già a luglio. “Usciamo da molti anni di non decisioni sui tassi e stiamo uscendo da tassi negativi, quindi è bene iniziare con un rialzo incrementale – come fanno anche le altre banche centrali – che sia non eccessivo e che indichi un percorso – ha detto – Quello che stiamo facendo non è solo un singolo step a luglio, ma stiamo iniziando un percorso che ci riporterà al target dell’inflazione al 2% nel medio termine”.
La presidente dalla BCE ha evidenziato che non si aspetta che il primo rialzo di luglio avrà un immediato effetto su inflazione e che è ancora troppo presto per individuare un tasso neutrale. “Abbiamo deciso di non discutere su dove si posiziona tasso neutrale – ha spiegato – Inoltre, non è una cosa che possiamo osservare oggi, ma mentre ci avviciniamo potremo osservalo meglio, e sicuramente ci saranno discussioni su questo“.
Lagarde ha anche riflettuto sull’aggiornamento delle stime su PIL e inflazione, riconoscendo gli errori dell’Eurotower e parlando di “stime sbagliate derivanti da eventi davvero imprevedibili“. “Il nostro staff fa del proprio meglio e va sottolineato che le nostre prospettive non sono solo della BCE, ma anche di tutte banche centrali dell’eurozona – ha detto – È chiaro che i rialzi dei prezzi dell’energia, la guerra in Ucraina e il rimbalzo dell’economia hanno colto di sorpresa tutte le istituzioni che fanno stime“.