(Teleborsa) – Le cinque big tech americane ormai conosciute con l’acronimo “FAANG” – , , , e – hanno consumato più energia in un anno del Portogallo e della Grecia. Una performance decisamente non rispettosa per l’ambiente. E’ quanto emerge dall’osservatorio Esg Karma Metrix, presentato da AvantGrade.com in vista della Giornata Mondiale dell’Ambiente.
L’energia consumata dalle cinque big statunitensi per mandare avanti data center è pari a 49,7 milioni di megawattora (MWh), più elevata del Portogallo (48,4 milioni MWh) e della Grecia (46,2 milioni MWh) e quasi come la Romania (50 milioni MWh).
In soli tre anni, dal 2018 al 2020, il consumo di energia è quasi triplicato, passando da 16,6 a 49,7 milioni MWh. Nello stesso arco temporale le cinque aziende hanno emesso 98,7 milioni di tonnellate di CO2, con un aumento del 17%, superando le emissioni della Repubblica Ceca (92,1)2020.
Le più virtuose però sono Apple e Google che in questi tre anni hanno dato segnali positivi di riduzione della CO2 , grazie al maggior uso delle fonti energetiche rinnovabili ed alla ricerca attiva di efficienza energetica nei loro data center”. Il report, infatti, cita il Global Carbon Project secondo cui, se Internet fosse una nazione, sarebbe la quarta più inquinante al mondo.
(Foto: Viktor Hanacek)