(Teleborsa) – Per la riduzione delle emissioni “la recente presentazione del RePower EU in qualche maniera va in questa direzione. Secondo la proposta, che risponde alla situazione geopolitica che stiamo vivendo, l’Unione europea dovrà accelerare su obbiettivi di efficienza energetica e rinnovabili. Questo non comporta oggi un formale cambio dell’obbiettivo al 2030, ma se l’implementazione dei nuovi target, qualora concordati, fosse completata da parte di tutti gli Stati membri, potremmo collettivamente raggiungere un livello di riduzione superiore a quello formalmente approvato”. E’ quanto ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, in una informativa alla Camera in vista del G7 dei ministri dell’Energia che si terrà a Berlino.
“In ambito G7 quello che come Italia abbiamo evidenziato è che il solo rinnovato impegno unilaterale dei Paesi del G7 ad innalzare l’ambizione non è sufficiente. Occorre un richiamo forte, in particolare, a tutti i grandi emettitori (specie quelli che sono membri del G20) a presentare nuovi obiettivi di riduzione in linea con il mantenimento della temperatura globale a 1.5 gradi Centigradi e con gli impegni adottati a Glasgow”, ha aggiunto.
Un’importante proposta della Presidenza tedesca del G7 “riguarda la costituzione di un Club sul clima, che non sia limitato solo ai Paesi del G7 ma sia esteso anche ad altri grandi emettitori del G20 e, più in generale, ad altri paesi – sia emergenti che in via di sviluppo – fortemente impegnati nella lotta al clima”, ha detto Cingolani. “Tale proposta è finalizzata ad allineare le politiche e misure climatiche soprattutto nei settori industriali, accelerando il taglio delle emissioni nei settori in cui ciò è più difficile e al contempo prevenire distorsioni al mercato e il fenomeno del carbon leakage”, ha detto Cingolani.
L’iniziativa, ha chiarito il ministro, “è sicuramente ambiziosa e richiede uno sforzo diplomatico e tecnico non indifferente per mettere in piedi un tale complesso sistema di cooperazione e presenta – almeno al momento – alcune criticità sulla realizzabilità dell’iniziativa in tempi cosi’ ristretti (presentazione alla Ministeriale di Maggio e lancio al Vertice di giugno), tenendo conto delle diversità di approcci che esistono tutt’ora all’interno del G7 rispetto agli strumenti e alle politiche impiegate per ridurre le emissioni in settori cosi strategici per le economie dei paesi. Da parte di quasi tutti i membri del G7 è stata quindi mostrata disponibilità a discutere dell’iniziativa tedesca (che sarebbe fra le priorità del cancelliere Scholz), ma evitando di lanciarla nella sua interezza in occasione della prossima ministeriale”, ha aggiunto il ministro.