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Russia verso default con USA che bloccano pagamenti su debito ad americani

(Teleborsa) – Gli Stati Uniti sono pronti ad impedire alla Russia di onorare le sue scadenze sul debito agli obbligazionisti americani a partire dalla prossima settimana, aumentando la probabilità di default del paese guidato da Vladimir Putin. Si tratterebbe della prima volta che la nazione rinnega i suoi obblighi nei confronti dei creditori stranieri dal 1918, quando il regime bolscevico decise di non farsi carico dei debiti dalla precedente amministrazione zarista dopo la rivoluzione russa. Nel default del 1998, che iniziò la destabilizzazione di Boris Eltsin e favorì politicamente Putin, il paese non riuscì a ripagare i propri debiti in rubli.

Fino ad ora l’amministrazione Biden ha permesso alla Russia di continuare a pagare i suoi debiti grazie a un’esenzione dalle sanzioni, che però scade il 25 maggio. Il provvedimento “autorizza le persone statunitensi a ricevere pagamenti di interessi, dividendi o scadenze su debiti o azioni della Banca centrale russa, del National Wealth Fund russo e del Ministero delle Finanze russo entro il 25 maggio 2022 – si legge nelle FAQ del Dipartimento del Tesoro statunitense – Dopo il 25 maggio 2022, i cittadini statunitensi avranno bisogno di una licenza specifica per continuare a ricevere tali pagamenti”.

I prossimi pagamenti del debito di Mosca scadranno il 27 maggio, su obbligazioni estere con scadenza nel 2026 e nel 2036. Le prime sono denominate in dollari, ma consentono il pagamento in euro, franchi svizzeri o sterline, nonché il pagamento di interessi in dollari su conti in Svizzera, il Regno Unito o UE. Quelle riferite al 2036 sono denominate in euro e hanno una clausola aggiuntiva che consente il pagamento in rubli, secondo quanto riferito da Bloomberg.

La decisione di non estendere l’esenzione è arrivata dopo che il Dipartimento del Tesoro e il Dipartimento di Stato hanno analizzato cosa sarebbe successo se la Russia fosse inadempiente e hanno stabilito che non avrebbe un impatto economico significativo, secondo le fonti sentite dal New York Times. Gli economisti stimano infatti che il debito pubblico estero totale della Russia ammonti a circa 75 miliardi di dollari, mentre le vendite annuali di energia della Russia valgono circa 200 miliardi di dollari.

Il segretario al Tesoro USA, Janet Yellen, aveva affermato la scorsa settimana che le conseguenze di consentire alla Russia di andare in default erano ancora oggetto studio. “Questo è qualcosa che stiamo esaminando attivamente in questo momento – ha detto in un’audizione della commissione bancaria del Senato – Vogliamo assicurarci di capire quali sarebbero le potenziali conseguenze e ricadute della scadenza della licenza“. “Siamo attivamente coinvolti in una valutazione dei rischi e dell’impatto del mancato rinnovo della licenza”, aveva aggiunto.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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