(Teleborsa) – , investment bank indipendente quotata su Euronext STAR Milan, ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi netti delle attività rivolte ai clienti in crescita dell’8% a 18,5 milioni di euro. I ricavi netti consolidati si sono invece attestati a 18,6 milioni di euro, in calo dell’8% rispetto ai primi tre mesi del 2021 per l’effetto comparativo con il risultato particolarmente positivo del Trading Direzionale nella prima parte dell’anno scorso. “Quest’ultimo, infatti, aveva beneficiato di un marcato trend rialzista e aveva registrato un risultato significativamente superiore alla media storica”, viene sottolineato nella nota sui conti. L’utile netto adjusted post-minoranze è stato in crescita del 15% (3,8 milioni di euro) e rappresenta il miglior primo trimestre dalla quotazione.
“Il trimestre appena concluso dimostra la nostra capacità di crescere nelle aree di business legate alle attività con i clienti – ha commentato l’AD Andrea Vismara – Anche in un contesto geopolitico e macroeconomico difficile come quello che stiamo vivendo siamo riusciti a rafforzare il nostro ruolo di primaria investment bank indipendente italiana e per i prossimi mesi vediamo una pipeline di operazioni interessante, frutto della voglia delle società e degli imprenditori di ripartire”.
“I risultati dei primi tre mesi dell’anno sono da considerarsi in linea con gli obiettivi del business plan Equita 2024 – ha aggiunto – La nostra priorità resta crescere e consolidare il business con i clienti e continuare a remunerare i nostri azionisti. Se guardiamo ai risultati raggiunti e se teniamo conto delle importanti riserve accumulate negli anni, la remunerazione attesa per i nostri azionisti è in linea con quanto annunciato al mercato, ovvero un dividendo annuale medio superiore a 0,30 euro per azione”.
Durante la riunione consiliare odierna alcuni soci di Equita, nonché manager del gruppo, hanno informato il CdA di aver ricevuto manifestazioni di interesse da parte di un gruppo di famiglie, imprenditori e istituzioni vicine al mondo Equita per acquisire una quota di minoranza pari a circa il 12% del capitale.
“I soci hanno confermato al consiglio di amministrazione che l’eventuale cessione di una quota di minoranza sarebbe in linea con gli obiettivi strategici di rafforzare l’azionariato coinvolgendo nuovi partner e famiglie in grado di contribuire alla creazione di valore – mantenendo al contempo il ruolo di azionista di riferimento del management – accelerare la crescita del gruppo e preservare l’indipendenza che da anni distingue Equita sul mercato”, viene spiegato.