(Teleborsa) – “Ho dato un peso considerevole ai rischi che, se non controllate dalla politica monetaria, la capacità interna e le pressioni inflazionistiche sarebbero probabilmente maggiori e più persistenti rispetto alle previsioni. Di conseguenza, la mia preferenza è stata quella di passare in tempi relativamente brevi a un orientamento di politica monetaria più neutrale“. Lo ha detto Michael Saunders, membro esterno del Comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra, rispetto alla sua preferenza per alzare i tassi con un ritmo più elevato della maggioranza dei suoi colleghi alla BOE.
Saunders, il cui mandato scadrà ad agosto, è uno dei tre funzionari della Bank of England (BOE) che nell’ultima riunione di politica monetaria ha votato per un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse. La BOE, la scorsa settimana, ha invece aumentato i tassi di un quarto di punto all’1%. A parità di condizioni, la possibilità che la policy si muova a un passo più ampio è probabilmente maggiore quando il tasso è chiaramente al di sotto della neutralità”, ha aggiunto, sottolineando che la credibilità della banca centrale “non è infinita e non può essere data per scontata“.
“L’inflazione, e le misure chiave delle aspettative di inflazione a più lungo termine, sono sgradevolmente elevate – ha spiegato durante un evento della Resolution Foundation – Oltre ai forti aumenti dei prezzi dell’energia e dei beni di consumo, negli ultimi trimestri sono aumentate le pressioni inflazionistiche interne, evidenti nelle tendenze delle tensioni di capacità, delle aspettative di inflazione a più lungo termine, della crescita retributiva di fondo e dell’inflazione dei servizi”.
“La forza dei costi esterni sta erodendo i redditi reali ed è probabile che limiti la spesa reale – ha aggiunto – Tuttavia, creando un lungo periodo di inflazione al di sopra dell’obiettivo, questi aumenti dei costi esterni possono anche esacerbare l’aumento delle aspettative di inflazione e quindi, con il mercato del lavoro rigido, potrebbe rendere più difficile garantire che le pressioni inflazionistiche interne tornino a un ritmo coerente con l’obiettivo“.
“In questo contesto, il Monetary Policy Committee ha recentemente aumentato i tassi di quasi 100 punti base – ha detto Saunders – Alla nostra riunione politica più recente, la maggior parte dei membri dell’MPC (me compreso) ha ritenuto che, sulla base della nostra valutazione aggiornata delle prospettive economiche, un certo grado di ulteriore inasprimento della politica monetaria potrebbe essere ancora appropriato nei prossimi mesi“.