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Banche, Franco: confermano solidità, esposizione contenuta a Ucraina

(Teleborsa) – L’obiettivo del MEF è “conseguire una congrua dilazione” dalla UE per la cessione della partecipazione pubblica in . Lo ha detto il Ministro delle Finanze Daniele Franco, in audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario.

Il Ministro ha spiegato che, in seguito al venir meno delle trattative con “è stata avviata una interlocuzione con la Commissione europea per concordare un nuovo termineche sia “adeguato” e consenta di “poter valutare attentamente tutte le opzioni e scegliere una opzione adeguata per il futuro della banca”.

“L’Ue come da prassi chiederà misure compensative“, ha chiarito Franco, aggiungendo che la trattativa mira a spuntare misure compensative “realistiche, sostenibili e non tali da compromettere il piano industriale della banca”. La cessione della quota pubblica – ha detto il titolare del MEF – “potrà avere luogo soltanto dopo il nuovo aumento di capitale” e dopo l’avvio delle iniziative per il contenimento dei costi, ma occorre “salvaguardare i livelli occupazionali, tutelare il marchio, salvaguardare il legame che Monte dei Paschi ha col patrimonio economico, innanzitutto, ma anche culturale e storico della città di Siena, della Toscana e anche del nostro Paese”.

Parlando in generale del sistema bancario italiano, Franco ha detto che “evidenzia indicatori di solvibilità e di redditività soddisfacenti, con una qualità del credito sostanzialmente stabile”. “Nel 2021 la redditività delle banche significativamente migliorata, con un valore di patrimonializzazione stabile su un livello elevato”, ha detto il Ministro, ammettendo che “i risultati di MPS sono relativamente più deboli” rispetto a banche analoghe e ricordando che, secondo il piano, il 2022 dovrebbe chiudersi in perdita per un ritorno all’utile nel 2023. “Il piano, che ha un orizzonte al 2026, prevede una serie di iniziative su semplificazione, riduzione dei rischi e investimenti su digitalizzazione”.

La guerra in Ucraina e le sanzioni contro la Russia avranno un impatto negativo sul quadro macroeconomico – ha spiegato Franco – ma “l’esposizione diretta delle banche italiane alla Russia è relativamente contenuta e pari a 29 miliardi di euro”.

Il numero uno del MEF ha parlato anche della Banca Popolare di Bari, affermando che “la cosa assolutamente importante è che la banca prosegua nella sua azione di contenimento dei costi e recupero die ricavi” e, “superata questa fase”, sarà possibile “considerare la vendita della partecipazione statale”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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