(Teleborsa) – Segnali di peggioramento giungono dal mercato immobiliare statunitense. Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti hanno registrato a marzo 2022 un calo del 2,7% su base mensile, secondo quanto comunicato dall’Associazione Nazionale degli Agenti Immobiliari (NAR), dopo il +8,6% riportato a febbraio (dato rivisto da un èreliminare di -7,2%). Sono state vendute 5,77 milioni di unità rispetto ai 5,93 milioni di febbraio e ai 5,80 milioni di unità previste dagli analisti. Su base annua, le vendite sono scese del 4,5% (erano state 6,04 milioni di unità a marzo 2021).
“Il mercato immobiliare sta iniziando a risentire dell’impatto del forte aumento dei tassi ipotecari e dell’aumento dell’inflazione che incide sul potere d’acquisto – ha affermato Lawrence Yun, capo economista di NAR – Tuttavia, le case stanno vendendo rapidamente e gli aumenti dei prezzi delle case rimangono a due cifre”. Con i tassi ipotecari previsti in ulteriore aumento, Yun prevede che le transazioni si contrarranno del 10% quest’anno.