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Citigroup, utile in calo su accantonamenti per perdite su crediti

(Teleborsa) – , una delle più grandi banche degli Stati Uniti, ha superato le attese degli analisti con la trimestrale al 31 marzo 2022, anche se ha registrato un utile in significativo calo, penalizzato da accantonamenti per le perdite legate alla Russia, da un calo delle commissioni di sottoscrizione e da spese più elevate. Il primo trimestre si è chiuso con un utile netto di 4,3 miliardi di dollari, pari a 2,02 dollari per per azione, su ricavi di 19,2 miliardi di dollari. Nello stesso trimestre del 2021 aveva registrato un utile netto di 7,9 miliardi di dollari, o 3,62 dollari per azione, su ricavi di 19,7 miliardi di dollari. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspetta un utile per azione di 1,55 dollari su ricavi per 18,15 miliardi di dollari.

“Nella divisione Market, i nostri trader hanno navigato abbastanza bene nell’ambiente complicato, aiutati dal nostro mix, con forti guadagni in FX e materie prime – ha commentato la CEO Jane Fraser – Tuttavia, l’attuale contesto macroeconomico ha influito sull’Investment Banking poiché abbiamo assistito a una contrazione dell’attività sul mercato dei capitali. Questa rimane un’area chiave di investimento per noi”. “Continuiamo a vedere la salute e la resilienza dei consumatori statunitensi attraverso il nostro costo del credito e le loro tariffe di pagamento”, ha aggiunto.

I costi del credito di Citigroup sono saliti a 755 milioni di dollari nel primo trimestre 2022 rispetto ai -2,1 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente, poiché le minori perdite nette su crediti sono state più che compensate da un rilascio netto inferiore delle riserve per perdite su crediti. La banca ha detto di aver ridotto la propria esposizione in Russia a 7,8 miliardi di dollari, da 9,8 miliardi di dollari a dicembre.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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