(Teleborsa) – “La Cina è un mercato chiave, e rappresenta il 6% delle vendite. Stiamo monitorando da vicino la nuova crisi da coronavirus. L’inizio dell’anno è stato buono, ma poi c’è una crescita dei casi; quindi, noi abbiamo diversi negozi chiusi e il traffico è diminuito. Guardando le cose in positivo, la nostra presenza in Cina è sempre stata resiliente e pensiamo tornerà ad essere forte. Credo che la guidance fornita dia spazio per assorbire le difficoltà in Cina. Riapriremo velocemente i negozi appena le città usciranno dal lockdown”. Lo ha detto Ermenegildo “Gildo” Zegna, Chairman e CEO del gruppo italiano attivo nel settore dell’abbigliamento di lusso maschile e quotato a Wall Street, nel corso della conference call che ha seguito la pubblicazione dei risultati 2021.
A una domanda sull’M&A, il CEO ha risposto: “Stiamo considerando diverse opportunità, ma la priorità è concentraci su quello che sta accadendo nel mondo e fare meglio di quanto abbiamo fatto nel 2021. Siamo focalizzati sulla crescita, ma se qualcosa dovesse apparire, allora lo considereremmo in modo serio”.
Zegna si è poi concentrato sugli sforzi a favore della filiera, dicendo che il know how delle imprese italiane deve essere preservato, in un momento in cui le PMI stanno soffrendo molto a causa dell’aumento dei costi. “Se possiamo dar loro una mano, lo faremo”, ha detto, sottolineando poi che “la nostra supply chain sta andando alla grande e stiamo assumendo persone, anche nelle nostre fabbriche in Italia”.
Si è poi detto “estremamente positivo su come i nuovi prodotti stanno andando nei negozi“, anche per le novità che il gruppo ha implementato nei negozi, in termini di colori, luce, posizionamento e scaffali. Le vendite stanno anche beneficiando del fatto che “più persone vanno ora a lavoro (di persona, ndr) e vogliono rinnovare il guardaroba, e quindi stanno acquistano nuovi capi”. Anche se la strategia “One brand only” non è stata ancora introdotta, lo sarà a maggio-giugno, i negozi “stanno andando molto bene”.
“Non abbiamo visto nessun calo nei consumi dall’inizio della guerra in Europa, mentre in America c’è un trend molto forte – ha detto il CEO, rispondendo a una domanda sul tema – In particolare, nel Regno Unito abbiamo visto un trend forte nei primi due mesi, più nella grandi città che in quelle piccole. Quindi in generale un trend positivo, senza rallentamenti”. La performance in Medio Oriente è stata descritta come “incredibile”, con una crescita dei ricavi molto più forte di quello visto nel 2021.