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FMI suggerisce a Svizzera di considerare aumento tassi

(Teleborsa) – La Banca nazionale svizzera (BNS) “dovrebbe continuare a seguire da vicino l’andamento e le prospettive dell’inflazione, anche a livello internazionale. Dopo un lungo periodo di politica monetaria molto accomodante, un tasso ufficiale del -0,75% dal 2015, potrebbe avvicinarsi il momento di normalizzare la politica monetaria“. Lo ha detto oggi il Fondo Monetario Internazionale (FMI) durante la sua revisione annuale dell’economia svizzera.

“Per prepararsi, la BNS dovrebbe rivedere continuamente gli strumenti, i canali di trasmissione, la sequenza delle fasi di normalizzazione e le comunicazioni e adeguarsi se necessario – ha suggerito l’FMI – Il differenziale tra l’inflazione svizzera e quella estera è un elemento importante per valutare gli sviluppi, le prospettive e il valore del franco. I divari inflazionistici rispetto all’area euro e agli Stati Uniti suggeriscono un possibile spazio per l’apprezzamento del franco nominale per allentare le pressioni inflazionistiche”.

Il capo della missione del FMI per la Svizzera, Mark Horton, ha detto che “non c’è bisogno di muoversi ora”, ma la BNS dovrebbe prevedere un’inflazione “un po’ più alta” rispetto alle sue attuali aspettative. “La BNS ha visto l’inflazione salire al 2,1% quest’anno prima di tornare all’1% nel 2023 – ha affermato Horton – Vediamo un’inflazione un po’ più alta quest’anno rispetto alla BNS e forse un po’ più alta anche l’anno prossimo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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