(Teleborsa) – Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Russia sarebbe pronta a lasciare che l’Ucraina aderisca all’Ue purché rimanga militarmente non alleata, abbandonando ogni velleità di “denazificazione” del Paese. La dichiarazione sarebbe contenuta in una bozza di documento per il cessate il fuoco dove sembra sparita anche la parola “smilitarizzazione” e la protezione legale per la lingua russa. Parte oggi infatti a Istanbul il quarto round di colloqui di pace tra i negoziatori di Mosca e Kiev. L’incontro si terrà negli uffici della residenza presidenziale turca nel palazzo di Dolmabahce.
L’apertura russa arriva in un momento in cui l’offensiva di terra, lanciata ormai 34 giorni fa, è in una fase di stallo grazie alla resistenza dell’Ucraina. Dalla bozza il quotidiano britannico riporta che è rimasto fuori uno dei punti più critici per l’Ucraina, ovvero la rivendicazione delle regioni separatiste filorusse del Donbass e di Donetsk. Un tema, riferiscono le fonti al Financial Times, che potrebbe essere discusso in un colloquio tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello russo Vladimir Putin.
Nel frattempo le forze ucraine hanno rivendicato di aver ripreso il pieno controllo di Irpin, il sobborgo nordoccidentale della capitale Kiev, da settimane al centro di duri scontri. “La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina”, ha annunciato il sindaco Olexander Markushin, chiedendo però agli abitanti di non fare ancora ritorno alle loro case perché sono ancora in fase di completamento le operazioni per “ripulire” la città dalle mine e c’è il rischio di bombardamenti delle forze nemiche.