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Sebino, inflazione pesa su margini 2021. Ricavi salgono a 54,8 milioni

(Teleborsa) – , system integrator quotato su Euronext Growth Milan e attivo nell’impiantistica antincendio e security, ha chiuso il 2021 con ricavi caratteristici consolidati pari a 54,8 milioni di euro, in incremento del 12,2% sul 2020. Per ciò che riguarda il Valore della Produzione, l’Italia ha registrato un incremento del 25,6 % sull’esercizio precedente e la Romania un decremento del 38%. L’EBITDA al 31 dicembre 2021 si è attestato a 10,9 milioni di euro (11,3 milioni di euro nel 2020), pari al 19,8% circa dei Ricavi caratteristici. Il Risultato Netto consolidato è pari a 7,2 milioni di euro (7,5 milioni di euro l’anno prima). La Posizione Finanziaria Netta è pari a +4,9 milioni di euro (+1,6 milioni di euro a fine 2020).

“Abbiamo dovuto fronteggiare una nuova e, per le sue dimensioni, inaspettata spirale inflazionistica sul costo dei materiali e della componentistica in generale che, oltre all’aumento dei costi, tra gli altri, dei trasporti e dell’energia, ha prodotto condizioni di domanda che hanno causato interruzioni della catena di fornitura – ha commentato l’AD Gianluigi Mussinelli – Nel nostro caso, come già in precedenza comunicato al mercato, abbiamo limitato quanto più possibile l’impatto sui margini e la predetta interruzione della supply chain grazie agli ottimi e duraturi rapporti con i nostri fornitori“.

“Il trend del mercato della logistica si è ulteriormente rafforzato per le seguenti ragioni: reshoring da parte delle grandi aziende verso paesi vicini, costo dei trasporti e come detto, elevati rischi di interruzione della supply chain; di conseguenza, sempre più aziende vogliono costruire magazzini sempre più grandi e tecnologicamente innovativi e sempre più vicini – ha aggiunto – Il portafoglio ordini alla fine del mese di febbraio pari a 31,8 milioni di euro circa ci rende particolarmente ottimisti per il 2022. Non crediamo di subire impatti negativi dagli eventi militari di questo ultimo periodo”.

Sebino non prevede impatti negativi dagli accadimenti militari in Ucraina in quanto non ha esposizioni creditorie verso i paesi belligeranti. È, tuttavia, prevedibile un ulteriore impatto sui prezzi delle materie prime, in particolare acciaio, verso il quale il gruppo risulta esposto per via degli acquisti delle tubazioni utilizzate negli impianti antincendio, ed energia.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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