(Teleborsa) – A distanza da un mese dall’invasione russa in Ucraina, l’Ue si dice “pronta a chiudere scappatoie, a contrastare possibili manovre evasive e a imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità” della Russia “di continuare l’aggressione” all’Ucraina.
Il Presidente ucraino, intanto, Volodymyr Zelensky ringrazia i 27 – a eccezione dell’Ungheria -, biasimando però il ritardo con il quale secondo lui si è mossa l’Europa: le sanzioni sono arrivate “un po’ tardi”, ha detto. E Mosca smentisce, attraverso il suo ambasciatore a Roma Sergey Razov, l’ipotesi di una “minaccia nucleare” ventilata da Biden e Zelensky e apre un’inchiesta sulla possibilità che Kiev stia fabbricando armi biologiche.
Nel frattempo, sono ripresi a Bruxelles i lavori del Consiglio europeo, che al secondo giorno, è dedicato in particolare all’energia. Tra i temi aperti, gli approvvigionamenti comuni e i possibili interventi per limitare il prezzo dell’energia, con una riunione tra i leader degli Stati membri che si preannuncia lunga e complessa.
Alcune posizioni in particolare appaiono più dure, come quella della Spagna, che insieme ad altri Paesi, preme per porre un tetto ai prezzi e arrivare al disaccoppiamento dei prezzi dell’energia e del gas. Più freddi sul tema i Paesi del nord, come Olanda e Germania.
Nel comunicato conclusivo del primo dei due giorni del vertice, l’Ue ha assicurato che “continuerà a fornire aiuti finanziari, politici, materiali e umanitari all’Ucraina”; che resterà “al fianco” di Kiev “e del suo popolo, confermando la dichiarazione di Versailles e riconoscendo le aspirazioni ucraine d’ingresso nell’Unione europea”. Il Consiglio europeo ha quindi “rinnovato la richiesta alla Commissione si consegnare le sue valutazioni in linea con le procedure d’ingresso dei trattati”