(Teleborsa) – si aspetta che le azioni italiane (il riferimento è all’indice MSCI Italy) sovraperformino le azioni dei mercati sviluppati (MSCI World). “La nostra posizione costruttiva è sostenuta da fondamentali convincenti (valutazione e utili), da una correlazione positiva con l’aumento dei rendimenti e da un potenziale di recupero economico“, scrivono gli analisti del colosso svizzero. Viene sottolineato che, su base relativa, la valutazione (12M Fwd P/E) è ai minimi degli ultimi 20 anni, il che consente un margine di rivalutazione e fornisce un probabile “cuscinetto di valutazione” in caso di movimenti di mercato meno favorevoli.
“Anche il quadro degli utili è costruttivo – viene aggiunto – Sebbene le stime degli utili siano leggermente inferiori alle aspettative per i mercati sviluppati, le azioni italiane mostrano una forte ampiezza degli utili e un forte momentum”. Inoltre, l’MSCI Italy ha una correlazione positiva con l’aumento dei rendimenti grazie alla sua notevole esposizione al settore finanziario (circa il 30% dell’indice). Gli strategist di Credit Suisse vedono un graduale rialzo dei rendimenti e quindi prevedono che l’Italia tragga beneficio in un contesto di aumento dei rendimenti.
Sul fronte macro, l’Italia è il maggior beneficiario del fondo di recupero dell’Unione Europea. “A nostro avviso, questo, insieme alla graduale eliminazione delle restrizioni Covid-19 e alla riapertura del turismo, dovrebbe aiutare ulteriormente la ripresa”, viene evidenziato. Le attese sono per una crescita annuale del PIL del 3,2% per il 2022, al di sopra del 2,8% previsto per la più ampia Eurozona.
Viene citata la sensibilità del settore delle utilities (un quinto dell’indice) ai movimenti dei rendimenti, i rischi normativi sulle utilities italiane e gli sviluppi fiscali come rischi chiave per la view outperform. “Anche l‘esposizione bancaria alla Russia dei titoli finanziari italiani rimane un ostacolo, ma è probabilmente contenuta in termini di esposizione totale, in quanto i requisiti di rapporto chiave continuerebbero ad essere soddisfatti anche in uno scenario di stress”, viene aggiunto. Inoltre, i titoli finanziari italiani (insieme a quelli europei) hanno già subito un significativo sell-off in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e una de-escalation porterebbe a una continua inversione di tendenza.