(Teleborsa) – Nel mese di febbraio il mercato dei veicoli industriali ha registrato una leggera crescita rispetto allo stesso mese 2021, con 2.210 unita` immatricolate contro 2.143, pari a +3,1%. Il rialzo delle vendite e` trainato dalla fascia di veicoli da 3,51 a 6 t, che cresce di oltre 100 veicoli rispetto allo scorso anno. Rimangono sostanzialmente invariate le immatricolazioni di mezzi pesanti di massa superiore a 16 t, ferme a quota 1.830 e leggermente in calo rispetto alle 2mila unita` di gennaio 2022. È quanto rileva il Centro Studi e Statistiche UNRAE sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilita` Sostenibili.
“Accogliamo positivamente il lieve incremento del 3,1% di febbraio 2022, malgrado lo stallo delle vendite di veicoli pesanti rifletta le difficolta` ormai consolidate delle Case produttrici in materia di supply chain e carenza della componentistica – commenta Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE – In questo periodo l’incertezza e` ulteriormente aggravata dalla situazione geopolitica internazionale – aggiunge Starace – che temiamo possa ripercuotersi notevolmente anche sulla produzione di veicoli industriali”.
Entrambe le nazioni in conflitto forniscono svariata componentistica al settore automobilistico e il Starace ha espresso preoccupazione per le conseguenze inevitabili sulla capacita` produttiva delle Aziende costruttrici, ancora non visibili dai dati di febbraio 2022. “La grave crisi corrente, che auspichiamo possa risolversi nel miglior e piu` breve tempo possibile, avra` effetti anche sulle imprese operanti nel settore del trasporto – sottolinea il presidente dell’UNRAE – in quanto l’Ucraina conta numerosi siti produttivi di filiera e poiche´ il prezzo dei carburanti aggravera` ulteriormente i bilanci delle imprese di autotrasporto, gia` fortemente colpite dall’incremento vertiginoso dei costi di gestione. A questo proposito, esprimo perplessita` – conclude Starace – riguardo alla decisione di destinare parte dello stanziamento di 80 milioni di euro a sostegno dell’autotrasporto, contenuto nel Decreto- Legge Energia, ad un solo tipo di combustibile di orgine fossile, il quale rappresenta una percentuale trascurabile del parco circolante nazionale”.