(Teleborsa) – La Sezione del Controllo sugli enti della Corte dei conti ha approvato il Programma delle attività di controllo per l’anno 2022. Gli enti sottoposti al controllo della Corte, si ricorda, sono, al 31 dicembre 2021, complessivamente 314 e di essi, 222 sono enti pubblici, 37 società e 55 persone giuridiche private diverse dalle società, un “ambito di competenza significativamente vasto, tenuto anche conto che alla diversa natura giuridica dei soggetti controllati si correlano assetti normativi e ordinamentali necessariamente non omogenei”.
Nel 2022 l’attività della Sezione dovrà confrontarsi sia con il progressivo incremento degli enti controllati per effetto di atti normativi di assoggettamento contenuti nella legge di bilancio o in specifiche disposizioni di legge, sia con i maggiori impegni che derivano dagli adempimenti connessi alle verifiche e ai controlli in ordine ai progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il PNRR, presentato dall’Italia su tre assi strategici (digitalizzazione/innovazione; transizione ecologica; inclusione sociale), coinvolge, infatti, numerosi enti controllati dalla Corte. Tra essi: Inps, Inail, Cassa depositi e prestiti, Ferrovie dello Stato, RFI, Enav, RAM, Sogei, Studiare sviluppo, Consip, Autorità di sistema portuali, Enti parco, Indire, Invalsi, Ispra.
Il programma dei controlli introduce, pertanto, al fine di attuare le disposizioni previste dal Pnrr, indicazioni e criteri metodologici – in coerenza e sinergia con le attività demandate ad altre strutture della Corte dei conti – per il tempestivo monitoraggio sull’avanzamento dei lavori compresi nel Piano stesso e per l’organizzazione delle attività di referto al Parlamento con riguardo agli enti che parteciperanno alle attività in parola come coordinatori (tra cui, Sogei, Studiare sviluppo, Istat, Consip) o come soggetti attuatori.
La delibera di programmazione per il 2022 reca, inoltre, come di consueto, un focus su alcuni aspetti di particolare rilievo dell’attività gestionale degli ente controllato ritenuti di interesse sia per il Parlamento, sia per le stesse amministrazioni ai fini di una migliore gestione delle proprie risorse in termini di efficacia, efficienza ed economicità della propria azione. Tra questi aspetti rilevano l’andamento della governance; le politiche del personale; l’attività contrattuale; le disposizioni emanate per fronteggiare la crisi pandemica; le norme di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle amministrazioni pubbliche per il coordinamento della finanza pubblica; le disposizioni in materia di contenimento della spesa, di razionalizzazione degli assetti organizzativi e di efficientamento della gestione dei servizi.