(Teleborsa) – Il gruppo bancario olandese ha circa 700 milioni di euro di prestiti in essere “colpiti” da “nuove sanzioni contro entità specifiche (russe) e individui” da Europa e Stati Uniti. Lo si legge in una breve presentazione pubblicata con lo scopo di fornire un aggiornamento sulla sua esposizione in Russia e Ucraina, dove viene sottolineato che si trova comunque a operare sotto sanzioni dal 2014. Il gruppo bancario ha detto di avere 5,3 miliardi di euro in prestiti a mutuatari russi, che rappresentano lo 0,9% del suo portafoglio prestiti totale. In Ucraina ha 500 milioni di prestiti, pari allo 0,1% del portafoglio prestiti.
ING non si aspetta al momento “alcun effetto materiale” dalla decisione dell’Occidente di escludere alcune banche russe dallo Swift. Tra le azioni che il management sta ponendo in essere ci sono: l’istituzione di un team centrale per il monitoraggio quotidiano della situazione, l’esecuzione delle misure per conformarsi alle sanzioni in cui ING è interessato, la gestione dell’esposizione (compreso lo stop a qualsiasi nuova attività), una gestione attiva per limitare i rischi associati alle esposizioni in derivati, collaborando con le controparti sia onshore che offshore
Intanto, si sta registrando una seduta negativa per sulla borsa di Amsterdam, dove si posiziona a 9,41 con una discesa del 4,54%. La giornata è comunque pesatamente negativa per la maggior parte delle banche del Vecchio Continente. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 9,1 e successiva a 8,794. Resistenza a 10,34.