(Teleborsa) – perde anche oggi il 90% sulla borsa di Londra (le azioni sulla borsa russa continuano a essere sospese), portando il calo complessivo da inizio anno al 99,9%. In valori assoluti, il titolo è passato dai 16,12 dollari del 3 gennaio 2022 (la prima seduta dell’anno) agli 0,02 dollari della seduta odierna. Stamattina la banca russa ha annunciato l’uscita dalle attività sul mercato europeo, dopo essere rimasta senza liquidità per alimentare i forti deflussi dalle sue filiali in Austria, Germania, Croazia ed Ungheria, in seguito alle sanzioni occidentali.
La Banca centrale europea ha ordinato la chiusura del braccio europeo di Sberbank, ha affermato mercoledì l’Autorità austriaca per i mercati finanziari, suggerendo che stava “fallendo o rischiando di fallire” dopo che l’invasione russa dell’Ucraina ha innescato una corsa ai depositi. Sberbank Europe AG, con sede in Austria, sarà liquidata in base a procedure di insolvenza locali, mentre le sue filiali croate e slovene saranno trasferite ad altre società in quei paesi, secondo il Single Resolution Board (SRB).
“Penso che sia giusto dire che è stata una corsa agli sportelli che è stata davvero innescata dall’accresciuto rischio geopolitico e dall’entrata in vigore delle sanzioni. Non è un’insolvenza per deficit del patrimonio netto, è un’insolvenza per mancanza di liquidità“, ha affermato Elke Koenig, che guida l’SRB, ovvero il soggetto che garantisce la risoluzione ordinata delle banche in difficoltà, con un minimo impatto sull’economia reale e le finanze pubbliche dei paesi dell’UE.
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