in

Competitività dei mercati finanziari italiani, MEF presenta il Libro Verde

(Teleborsa) – Nella complessa situazione economica che il sistema italiano sta affrontando in conseguenza della pandemia, il mercato di capitali è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale per accompagnare e sostenere un percorso di ripresa. Inoltre, la Brexit, il PNRR e la recente integrazione di Borsa Italiana nel gruppo paneuropeo Euronext rendono ancora più impellente la necessità di avere mercati dei capitali attraenti ed efficienti. In tale scenario su iniziativa del MEF – in collaborazione con le autorità di settore (Consob e Banca d’Italia), le associazioni di categoria e gli operatori di mercato – ha preso il via, fino al prossimo 25 marzo, la consultazione pubblica sul Libro Verde “La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita”. Il documento è stato oggi al centro di una tavola rotonda online suddivisa in quattro sessioni – “Il finanziamento di mercato: requisiti di ammissione alla quotazione e disciplina dell’offerta al pubblico”; Il ruolo degli investitori: condizioni di accesso e permanenza degli investitori sui mercati italiani; Nuove potenzialità della Finanza Digitale; La modernizzazione del sistema di applicazione delle regole – volta a stimolare il confronto pubblico sul tema tra i diversi attori coinvolti, di natura istituzionale, accademica e del mondo delle imprese.

L’obiettivo – spiega il MEF – è individuare possibili aree di semplificazione e razionalizzazione, con potenziali interventi tesi a migliorare il quadro normativo e regolamentare applicabile agli emittenti per rendere più efficiente non solo l’accesso, ma anche la permanenza delle imprese sui mercati dei capitali, senza con questo ridurre i presìdi a tutela degli investitori e dell’integrità dei mercati. Accanto a norme chiare e di qualità – sottolinea il Ministero – è altrettanto essenziale che i mercati finanziari possano fare affidamento su un sistema giudiziario e di enforcement amministrativo che sia efficiente ed efficace. Le aree operative sono le seguenti: Migliorare il processo di listing in Italia e rendere più efficiente l’accesso e la permanenza nei mercati, in particolare da parte delle PMI; Migliorare le condizioni per la partecipazione ai mercati da parte degli investitori istituzionali e retail; Valorizzazione delle potenzialità della finanza digitale; Modernizzazione del sistema di applicazione delle regole.

È necessario “migliorare il funzionamento dei mercati finanziari in Italia e migliorarne la competitività è uno degli interventi che dobbiamo fare per riprendere a crescere – ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco aprendo la tavola rotonda –. Da un quarto di secolo cresciamo poco e sulla crescita stentata si è innestata recessione indotta dalla pandemia che ci ha tolto 9 punti di PIL. Abbiamo recuperato 6,6 punti di PIL nel 2021 ma evidentemente non siamo tornati al punto di partenza, soprattutto dobbiamo far sì che alla chiusura della fase pandemica recuperiamo un tasso crescita più elevato del passato”. Secondo il ministro “l’uscita dalla crisi richiede un processo di riallocazione dei capitali”. Franco ha aggiunto che è “importante che agli investimenti pubblici si associ la ripresa e la prosecuzione degli investimenti del comparto privato, è essenziale il buon funzionamento del mercato dei capitali”.

“Un numero crescente di investitori internazionali, grazie anche all’ingresso di Borsa Italiana in Euronext, – ha affermato nel suo intervento alla tavola rotonda Fabrizio Testa, amministratore delegato di Borsa Italiana è in grado di investire nelle società quotate sui nostri mercati. Nel ruolo di infrastruttura strategica al servizio dell’economia, i nostri obiettivi sono quelli di mantenere i mercati efficienti, liquidi e trasparenti, e di renderne l’accesso sempre più snello e funzionale. Su questo tema, in particolare, nell’ambito dei lavori della Task Force coordinata dal MEF, abbiamo raggiunto con l’industria un accordo preliminare per semplificare le regole di listing a vantaggio delle imprese che si vogliono quotare e del mondo bancario/finanziario che ha il fondamentale ruolo di accompagnarle sul mercato dei capitali. Il nostro contributo si è concentrato prevalentemente sulle misure per semplificare il processo di ammissione a quotazione sul mercato regolamentato, con l’obiettivo di semplificare procedure, ridurre tempi e costi per gli emittenti, proponendo l’eliminazione di alcuni documenti considerati eccessivamente gravosi o non più indispensabili. Riteniamo – ha sottolineato Testa – che un intervento immediato, coraggioso e di sistema possa dare un segnale concreto e la spinta per realizzare una vera e propria riforma del mercato azionario italiano, a beneficio del sistema Italia e delle eccellenze imprenditoriali e industriali italiane che sempre più potranno vedere nei mercati dei capitali di Borsa Italiana un imprescindibile strumento per finanziare la crescita, l’efficientamento energetico e l’innovazione. Ove si consolidasse il consenso degli stakeholder del mercato e dell’authority sulle proposte di semplificazione, si tratterebbe di interventi facilmente e immediatamente implementabili, che si tradurrebbero in una modifica dei regolamenti di Borsa Italiana. L’iniziativa di Borsa deve tuttavia collocarsi in un contesto più ampio di riforma complessiva delle regole e dei processi per essere in grado di produrre appieno gli effetti desiderati di stimolo alle IPO e alla competitività del sistema Paese. I mercati pubblici dei capitali svolgono un ruolo fondamentale per la crescita delle imprese e del Paese e meritano l’attenzione dei policy maker sia a livello domestico sia sui tavoli europei, ed è fondamentale siano sempre più competitivi e adatti a soddisfare le esigenze delle imprese italiane. Auspichiamo che i temi rappresentati nel Libro Verde, che vanno affrontati con urgenza, abbiano presto un calendario di implementazione, e che la task force che ha lavorato al Libro Verde continui a operare in modo permanente per rendere concrete e tempestive le misure che via via si renderanno necessarie per lo sviluppo dei mercati”.

“Il mercato dei capitali italiano nel confronto con la Ue ha cronici ritardi, soprattutto rispetto ad alcuni più dinamici. La parola chiave nel confronto internazionale è concorrenza e per recuperare la competitività, che si traduce in costi e tempi, serve allineare la nostra normativa a quella europea – ha detto Chiara Mosca, commissario della Consob –. Per recuperare competitività, che si misura in termini di costi e di tempi, – ha ribadito – è essenziale allineare la normativa domestica a tutti i livelli primari e secondari a quella europea ma anche porre attenzione alla concreta e quotidiana interpretazione e applicazione del nostro sistema”.

“La riduzione della dipendenza delle imprese dal credito bancario e una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento diventano degli obiettivi molto importanti, e questo non soltanto a livello europeo – ha affermato Alessandra Perrazzelli, vice direttore Generale della Banca d’Italia –. La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita”. Perrazzelli si è detta convinta che “una maggiore differenziazione proprio delle fonti di finanziamento delle imprese, accompagnata peraltro da un efficace tutela dei risparmiatori, e un miglior funzionamento anche della giustizia civile possano sicuramente favorire un impiego del risparmio nei confronti delle attività produttive”. A suo parere inoltre, “il risparmio è una risorsa fondamentale per le transizioni e tutte le attività produttive per favorire la ripresa della nostra economia”. Secondo Bankitalia, “la condizione necessaria per attrarre capitali rimane un ulteriore rafforzamento della capacità delle imprese italiane di innovare e di crescere, questo è un punto fondamentale sul quale ci siamo molto spesi”.

“Per le banche è tanto importante un mercato dei capitali efficiente non solo perché sono emittenti essi stessi, ma anche perché attraverso, ad esempio, le cartolarizzazioni si possono liberare risorse per fare più credito, quindi c’è una forte complementarità e questo spiega perché le banche sono così interessate e attive nel promuovere e sviluppare il mercato dei capitali in Italia in Europa – ha evidenziato il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini –. La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita”. Parlando invece della necessità di riportare i prospetti informativi per la quotazione delle società a uno strumento semplice di informazione per l’investitore, bisogna a suo parere innanzitutto “chiarire e ridefinire il regime di responsabilità di tutti i partecipanti al collocamento”.

“Il ruolo che in questo percorso di ripresa e rilancio possono giocare i mercati finanziari è evidente e molto rilevante e noto che c’è un nesso molto stretto tra la complessità e l’articolazione del mercato dei capitali e la capacità di un’economia di produrre innovazione, aumenti di produttività e in definitiva crescita economica – ha affermato il direttore generale del Tesoro, Alessandro Rivera –. La competitività dei mercati finanziari italiani a supporto della crescita”. Rivera si è poi soffermato anche sul problema dei costi di quotazione che, ha detto, “è un tema particolarmente rilevante per la struttura dell’economia italiana per la forte quota di prodotto e di valore aggiunto che è imputabile alle imprese di dimensioni medie e piccole per le quali i costi fissi rappresentano una barriera rilevante all’accesso al mercato dei capitali”. Il responsabile del Mef ha quindi ricordato che nel libro verde, “per ovviare almeno in parte a questo problema si sono individuate una serie di misure funzionali a rendere più agevole l’accesso ai mercati regolamentati con interventi di semplificazione dei requisiti di ammissione ai mercati di borsa in materia in particolare di prospetti informativi ovviamente tenendo conto del quadro normativo dell’unione europea che rappresenta il vincolo estremo a cui la normativa nazionale si deve uniformare”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Seduta cauta a New York. Corre il petrolio

Sababa Security, partnership con Secureworks per Italia, Spagna e Portogallo