(Teleborsa) – La Commissione europea aveva deciso lo scorso anno di disattivare dal 2023 la clausola generale di sospensione del Patto di stabilità e di crescita, ma “data l’attuale incertezza, dovremo rivalutare l’attesa disattivazione sulla base delle nostre previsioni di primavera, che presenterò a metà maggio”. Ad annunciarlo è stato il Commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa di presentazione di una comunicazione sui Bilanci 2023. Nelle previsioni economiche di primavera la Commissione europea ha stimato una crescita 2022 al 4%: “chiaramente la guerra ha aumentato l’incertezza, che era già elevata, e sbilanciato marcatamente i rischi al ribasso”, ha affermato Gentiloni.
“Al momento – ha aggiunto – non ci attendiamo che la ripresa i Europa deragli, ma che si indebolisca. Bisogna distinguere il fatto che questa guerra ridurrà il ritmo della ripresa da una valutazione diversa, se dovesse farla deragliare, fermarla. Oggi quello che ci attendiamo è avere conseguenze ma non una completa inversione della ripresa”. “Ovviamente dobbiamo essere attivi nel monitorare tutto. Non possiamo escludere che si presentino altri fattori di crisi ad esempio – ha detto ancora Gentiloni – sugli approvvigionamenti di gas e/o sulle ricadute nella finanza”.
Gentiloni ha ribadito che le sanzioni alla Russia “sono senza precedenti, come il congelamento di 640 miliardi di asset della banca centrale russa. Le conseguenze per l’economia russa sono evidenti ma che questo porti a fermare l’aggressione nessuno lo può garantire, sarebbe imprudente farlo. Noi dobbiamo assicurare che chi ha deciso di sovvertire l’ordine su cui si fonda la convivenza in Europa paghi un prezzo”. “Non abbiamo una grande esposizione finanziaria in Russia, non dimentichiamo mai che la Russia è un grande Paese ma è un Paese che ha un’economia che è più o meno la metà di quella italiana. C’è un punto delicato, che è l’energia e poi ce ne sono altri minori. Dobbiamo lavorare per ridurre questa dipendenza dal gas e per fronte assieme, come Paesi Ue, alle conseguenze dell’aumento dei prezzi e di eventuali difficoltà nelle forniture. L’impatto su alcune materie prime, sui costi del grano, le interconnessioni bancarie sono punti che si possono affrontare con minore difficoltà”, ha spiegato il Commissario Ue.
In merito all’adesione dell’Ucraina all’Ue il Commissario Gentiloni ha concluso: “Penso che dobbiamo dare un messaggio positivo, l’Ucraina che combatte lo sta facendo anche per difendere i valori dell’Ue. Non c’è dubbio che questo atteggiamento peserà nelle nostre decisioni future ma sappiamo anche che il processo non si decide in tempi rapidi. Oggi il punto è sostenere l’Ucraina e non aprire discussioni, magari su prospettive molto lontane, che non aiutano l’unione dei Paesi membri”.