(Teleborsa) – “Il settore dell’autotrasporto ha movimentato nel 2021 il 68,8% delle merci, in aumento rispetto al 2020 dell’1,6%. Costituisce un’attività imprenditoriale di primaria importanza per il nostro sistema economico sia per l’incidenza sul Pil che per le implicazioni che un efficace servizio di movimentazione delle merci comporta nei confronti del sistema Paese e dell’intera collettività”. Lo ha detto il viceministro delle Infrastrutture, Teresa Bellanova, in audizione alla Camera durante il quale ha definito l’autotrasporto “strategico per il Paese”.
Gli elementi che “maggiormente incidono” sui costi operativi del settore dell’autotrasporto sono costituiti dal costo del lavoro e dei carburanti. “La voce carburanti grava per il 30% dei costi aziendali”, ha detto. “In particolare – ha proseguito – i consistenti aumenti del costo dell’energia che negli ultimi tempi hanno riguardato il gasolio per autotrazione hanno fortemente colpito il settore determinando un aumento di costi per le imprese che quasi mai era stato riversato sulla committenza o sul prodotto finale. Nell’ultimo periodo il costo del gasolio alla pompa risulta aumentato di circa il 25%, causando un aggravio di costi pari a migliaia di euro per ogni automezzo”.
Il Governo manifesta la “massima disponibilità” a un confronto sul settore dell’autotrasporto con l’obiettivo di “entrare nel merito delle questioni” e “dare, insieme, una risposta” ai problemi. Ma sarà fermo nel “contrastare e impedire ogni illegalità”, ha sottolineato Bellanova.
“Riconosco grandissimo valore a questo settore, non mi stancherò di rammentarlo a tutti i soggetti che hanno funzioni per poter intervenire e valorizzarlo – ha detto – ritengo che questo settore svolga una funzione essenziale. Con altrettanta fermezza e determinazione, mentre c’è la massima disponibilità al confronto fino a quando non si trova un’intesa condivisa, dico che non può essere tollerata alcuna illegalità. Nessuno può permettersi di impedire a un altro di svolgere la propria funzione”.