(Teleborsa) – Si sono conclusi i primi negoziati tra Ucraina e Russia al confine bielorusso. L’incontro tra le due delegazione è avvenuto nella provincia di Gomel. “Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”, ha dichiarato il negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo quanto ha riportato Interfax. Anche il capo del comitato internazionale della Duma di Stato, Leonid Slutsky, un altro dei componenti della delegazione russa che ha partecipato ai colloqui, ha dichiarato che “nei negoziati con l’Ucraina in Bielorussia sono stati trovati alcuni punti su cui si possono fare progressi”.
Da Kiev hanno fatto sapere che è previsto un “secondo round” di colloqui che questa volta dovrebbero tenersi al confine tra Polonia e Bielorussia. Il secondo incontro si terrà “nei prossimi giorni”. Le due delegazioni hanno fatto ritorno nelle Capitali per le consultazioni interne. Mentre si svolgeva il negoziato, il presidente russo Vladimir Putin era al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron e avrebbe dettato le sue condizioni per il “cessate il fuoco” ed arrestare l’avanzata dei carri armati verso Kiev: Ucraina neutrale e riconoscimento della Crimea come territorio russo.
Nel frattempo in Ucraina si continua a combattere. La Bbc ha riportato diverse potenti esplosioni a Kiev intorno alle 17:40, ora italiana, negli stessi momenti in cui veniva annunciata la fine della prima giornata dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Le detonazioni provenivano dalla zona ad est del centro di Kiev. Le più potenti udite oggi. Successivamente sono risuonate le sirene antiaeree.
Secondo Kiev sarebbero invece decine i civili uccisi e centinaia quelli feriti durante i pesanti bombardamenti russi sulla città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale. Lo ha reso noto su Facebook Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni di Kiev. Le truppe di Mosca, ha aggiunto, hanno bombardato le aree residenziali con missili Grad. “Il mondo intero deve vedere questo orrore! Morte agli occupanti!”, ha concluso Herashchenko.