(Teleborsa) – Il settore dell’autotrasporto è in agitazione per il caro carburante. Soprattutto nell’area del Centro Sud molto imprese hanno dichiarato di non essere in grado di gli extra costi del carburante e chiedono aiuti al Governo per andare avanti. Ai blocchi spontanei segnalati nei giorni scorsi in Sicilia e in Puglia, ieri si sono aggiunti ulteriori blocchi nel Lazio, in particolare lungo la statale Pontina (Roma-Latina) e in Molise. Oggi le proteste dei tir continuano in Calabria, Campania, Puglia ma anche al porto di Ravenna.
Intanto il Codacons ha dichiarato di essere pronto a denunciare gli autotrasportatori per le ripercussioni della protesta anche sui consumatori. “Condividiamo le ragioni dei camionisti, ma le proteste messe in atto in queste ore rischiano di danneggiare pesantemente i cittadini e realizzare la fattispecie di blocco stradale – ha spiegato l’associazione –. I consumatori si ritrovano così a pagare due volte il conto della protesta degli autotrasportatori, subendo disagi sulle autostrade e non trovando i prodotti sugli scaffali dei supermercati.