(Teleborsa) – “In merito alle recenti illazioni di stampa relative a un’indagine su crediti cartolarizzati che vedrebbe come parte offesa escludiamo categoricamente il coinvolgimento di un nostro manager in questa vicenda”. Lo fa sapere in una nota il gruppo attivo nel risparmio gestito e incluso nel FTSE MIB. Il riferimento è a un’indagine della Procura di Milano su una presunta truffa da oltre un miliardo di euro su operazioni di cartolarizzazione con sottostante crediti sanitari ritenuti falsi, in cui risulta coinvolto anche Gianluigi Torzi, già al centro di uno scandalo riguardante l’acquisto di un palazzo a Londra con denaro del Vaticano.
“Come gruppo quotato ci riserviamo di tutelare i nostri interessi nelle sedi opportune – viene aggiunto – Poiché la vicenda non lo merita, confermiamo l’utile netto di oltre 600 milioni di euro realizzato nel 2021 che non prevede accantonamenti a riguardo (ovviamente come non ci sono negli esercizi precedenti)”.