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Energia, Cingolani: momento diventa sempre più delicato

(Teleborsa) – “Il momento è assolutamente delicato e diventa sempre più delicato per l’evoluzione dei prezzi dell’energia e, in generale, per l’energy landscape“. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’informativa alla Camera sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate per contrastarne gli effetti sottolineando che Governo e Parlamento “sono intervenuti negli ultimi trimestri per attutire l’impatto dei rincari per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di imprese, con un mix di misure per un valore superiore a 15 miliardi di euro in tre trimestri”.

Per le famiglie italiane i costi per l’energia elettrica sono aumentati del 55% e quelli del gas del 42% nel primo trimestre 2022 rispetto al precedente.

Quanto alla crisi – prosegue Cingolani – “il Governo ne segue l’evoluzione con grande attenzione e, in coordinamento con le strutture dell’Unione Europea, sta analizzando le situazioni e i possibili scenari per gestire eventuali evoluzioni negative sui volumi o sui prezzi delle importazioni di gas naturale dalla Russia. Ricordiamo che oggi l’Italia importa intorno al 45% dei volumi gas dalla Russia”.

“Al momento la situazione è di attento monitoraggio, in coordinamento con le istituzioni europee”, ha assicurato il ministro. A livello nazionale, “il Comitato di Emergenza Gas si sta riunendo regolarmente per monitorare e analizzare dati operativi e scenari. Le possibili misure del Piano di Emergenza includono: misure di flessibilità sui consumi di gas (interrompibilità nel settore industriale) e sui consumi di gas del settore termoelettrico (dove pure esistono misure di riduzione del carico in modo controllato); Misure di contenimento dei consumi negli altri settori. Aumento del Gnl (Gas Naturale Liquefatto) importato da altre rotte (Gnl americano), tenendo conto però nell’immediato dei reali spazi che possono essere resi disponibili dai rigassificatori in esercizio; Misure per il completo utilizzo della capacità di trasporto contrattualizzata e la massimizzazione di flussi da gasdotti non a pieno carico (Tap da Azerbaijan, TransMed da Algeria e Tunisia, GreenStream da Libia) compatibilmente alle quantità di prodotto disponibile”.

Per Cingolani è “molto importante una riflessione sull’energy mix. Bisogna accelerare sul fronte delle rinnovabili ma non basta nemmeno questo. Una, due sorgenti non sono sufficienti”.

“La crisi in corso porta all’attenzione la necessità di ulteriori riflessioni per il futuro sull’evoluzione del mix”. E’ “imprescindibile – rileva Cingolani – continuare ad accelerare ulteriormente lo sviluppo di fonti rinnovabili. Tramite questo l’Italia non solo potrebbe contenere l’impatto sui prezzi, ma anche avvantaggiarsi in competitività relativa rispetto ad altri Paesi europee”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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