(Teleborsa) – DBRS Morningstar ha posto i rating di “under review with positive implications“, grazie al possibile impatto positivo derivante dall’ingresso nel gruppo . L’operazione dovrebbe concludersi entro il 30 giugno 2022, fatte salve le necessarie approvazioni normative, e l’acquisizione consentirebbe a BPER di diventare il quarto gruppo bancario in Italia, con un totale attivo superiore a 150 miliardi di euro e una maggiore presenza geografica su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle regioni Liguria e Toscana. “La revisione con implicazioni positive riflette che l’operazione dovrebbe essere positiva per il credito per Carige a seguito dell’adesione al franchise consolidato e diversificato di BPER, supportato da un solido profilo creditizio”, sottolinea l’agenzia di rating.
L’attuale Long-Term Issuer Rating B (basso) di Carige riflette il significativo deterioramento verificatosi nel suo franchise in Italia, a seguito di precedenti problemi di cattiva gestione, secondo DBRS Morningstar. “A causa di questi problemi, Carige è in una fase di ristrutturazione da diversi anni – si legge nel rapporto – Il rating considera anche la redditività molto scarsa di Carige, sebbene in graduale recupero, e la sua capitalizzazione molto debole nonostante la ricapitalizzazione completata a fine 2019. I rating incorporano anche i significativi progressi compiuti da Carige per ridurre il suo stock di crediti deteriorati (NPL) negli ultimi anni, nonché miglioramenti nel profilo di finanziamento e liquidità”.
Se l’acquisizione di Carige da parte di BPER sarà completata, è probabile che i rating di Carige vengano aggiornati per riflettere l’impatto positivo dell’ingresso a far parte di un gruppo bancario più grande e più forte. Se l’acquisizione non va avanti come previsto, è probabile che la tendenza ritorni a Stabile. Se l’acquisizione fallisce e la banca subisce un indebolimento della sua posizione patrimoniale, si verificherebbe un downgrade. Anche un deterioramento sostanziale della qualità degli attivi e/o del profilo di finanziamento e liquidità della banca contribuirebbe a un downgrade.