(Teleborsa) – Bitcoin è sceso nuovamente sotto i 40mila dollari – toccando i 38mila dollari e registrando un calo del 10% negli ultimi sette giorni e ha trascinato con sé l’intero comparto degli asset digitali. Il trend – iniziato nel 2021 e consolidatosi negli ultimi mesi – sembra dimostrare come le criptovalute oggi siano un asset di investimento come gli altri, riflettono il sentimento degli investitori. In particolare sembrano ricalcare l’andamento del Nasdaq. Come qualsiasi altro asset di investimento, le criptovalute temono le tensioni internazionali – ad esempio il timore di un’invasione russa in Ucraina – rispondono alle decisioni di politica monetaria della banche centrali, reagiscono all’inflazione, temono i fallimenti dei negoziati per evitare un coflitto nel cuore dell’Europa.
Elementi che potrebbero rappresentare il processo di normalizzazione delle cripto come asset di investimento. Di contro permane l’alto livello di rischio: il prezzo delle criptovalute continua infatti a essere assai volatile e a guadagni importanti seguono spesso crolli clamorosi. Secondo un report dell’exchange Triple-a, al momento le criptovalute capitalizzano circa 2.000 miliardi di dollari, di cui a bitcoin spetta il 41%, ethereum il 15% mentre il resto è diviso tra le altre 17.460 criptovalute esistenti. Si calcola che i possessori di criptovalute nel mondo siano circa 300 milioni nel mondo, di cui 1,3 milioni in Italia.