(Teleborsa) – “Le banche italiane hanno fornito dati confortanti sui prestiti con moratorie scadute” e “il piccolo aumento delle insolvenze previsto nel 2022 dovrebbe essere più che compensato dalle dismissioni di NPL e dalla crescita dei volumi, con gli NPL ratio destinati a diminuire”. Lo afferma Scope Ratings in un commento ai risultati 2021 della grandi banche italiane, che hanno registrato una redditività positiva grazie alla crescita delle commissioni e dal basso costo del credito.
Secondo l’agenzia di rating, “le maggiori banche italiane hanno riportato solidi risultati annuali, uscendo più forti da due anni di pandemia” e osserva che nel 2021 “il rendimento delle banche sul capitale proprio (ROTE) ha raggiunto livelli che non si vedevano da anni, in alcuni casi superiore al 10%, mentre le riserve di capitale sono rimaste solide”. “Per una volta, la qualità dell’attivo non è stata al centro dell’attenzione in quanto non si sono verificati cliff effect sugli NPL a seguito della progressiva revoca delle misure di sostegno”.
Sebbene le banche prevedano un lieve aumento dei tassi di insolvenza nel 2022, generalmente indicano che “il costo del rischio rimarrà inferiore rispetto allo scorso anno (circa 45 pb contro una media di 55 pb nel 2021), a causa dei maggiori volumi di prestiti e del calo degli accantonamenti relativi a cessioni di NPL”.
Nel 2021 le banche italiane hanno proseguito le dismissioni di NPL(circa 30 miliardi di euro a livello nazionale) e Scope Ratings non si aspetta che questa tendenza finisca per ora. “Le banche puntano ora a tassi di NPL sempre più bassi per raggiungere la media UE di circa il 2,5%”, si legge nel rapporto. I miglioramenti continuano comunque a dipendere della crescita economica dell’Italia e gli NPL ratio potrebbero deteriorarsi in caso di battute d’arresto della ripresa economica vacilla.