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Transizione verde e digitale, UE alla doppia sfida

(Teleborsa) – “L’Unione europea si è posta obiettivi ambiziosi per la neutralità climatica, la riduzione delle emissioni di gas serra e la rapida accelerazione della trasformazione digitale del continente”.

Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo nella sessione plenaria della riunione informale dei ministri del Lavoro Ue e sottolineando che “si tratta di una doppia sfida che ci coglie in un momento delicato, in cui le strutture sociali ed economiche sono state fortemente indebolite dalla crisi sanitaria. La tecnologia non è neutra, il suo impatto può essere orientato in una direzione o nell’altra. Il dialogo sociale può aiutare a produrre effetti e accordi che garantiscono i lavoratori nella conoscenza e nella guida dei processi”.

La transizione verde avrà effetti asimmetrici divergenti sull’andamento dell’occupazione in tutte le aree. L’impatto più forte è previsto nei settori ad alta intensità di carbonio, ad alta intensità energetica. Occorre scongiurare – ha ribadito Orlando – che siano le fasce più vulnerabili a pagare il prezzo più alto delle transizioni in termini di occupazione, sicurezza sociale e reddito. I regimi di riduzione dell’orario lavorativo rappresentano una prima risposta, se pur assolutamente parziale, per fornire ai datori di lavoro la flessibilità necessaria durante i processi di ristrutturazione, senza ricorrere a licenziamenti”.

Per Orlando “sarà fondamentale combinare le misure di sostegno con opportunità di miglioramento delle competenze e di riqualificazione della manodopera. Noi abbiamo fatto una riforma degli ammortizzatori sociali prevedendo strumenti adeguati per le transizioni. Ma dobbiamo pensare a uno strumento europeo e possiamo partire dall’esperienza di Sure. Con un meccanismo simile, ma un oggetto più mirato, potrebbero essere affrontate anche le conseguenze asimmetriche causate dalle transizioni gemelle. Possiamo dotare l’Ue di uno strumento strategico strutturale, oggetto di una proposta che abbiamo avanzato con la Spagna, per affrontare le trasformazioni. E’ il modo migliore per fornire ai lavoratori le giuste competenze e sostenere le imprese nel processo di adattamento, garantendo una transizione inclusiva ed equa. Uno strumento complementare a quelli esistenti, avendo tuttavia scopi e tempi di programmazione diversi e portata più generale”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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