(Teleborsa) – Le misure per contrastare il caro energia danno priorità a “chi è a rischio sopravvivenza. Resta fermo, tuttavia, l’impegno del Governo ad individuare anche ulteriori misure idonee e tecnicamente percorribili, volte a mitigare l’impatto del caro energia sulle imprese e sulle famiglie italiane”. È quanto ha dichiarato al question time il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, rispondendo sul tema al posto del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, impossibilitato a partecipare. D’Incà ha sottolineato come “nel caso in cui l’aumento diventasse strutturale, il problema, infatti, dovrà essere affrontato con strumenti comuni, in un’ottica di lungo periodo. Proprio per tale ragione sono allo studio del Governo misure e modalità di reperimento delle risorse idonee ad accrescere l’ammontare degli aiuti concessi, anche al fine di garantire un adeguato sostegno per il secondo trimestre dell’anno”.
“Il Governo è ben consapevole che – in tale fase emergenziale – sono state solo contenute le ricadute dell’aumento dei prezzi dell’energia su imprese e consumatori, con misure compensative che hanno permesso di azzerare per il primo trimestre dell’anno gli oneri di sistema a carico delle imprese in generale e, per quanto riguarda le imprese ad alto consumo energetico, che hanno parzialmente compensato i sovra costi derivanti dal caro energia, assicurando una parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti”.
“Vista la attuale situazione geopolitica molto complessa, il Governo sta valutando anche specifiche misure per ridurre la dipendenza del nostro paese dalle importazioni di gas naturale”, ha aggiunto D’Incà. A proposito dei rincari, ha spiegato il ministro “sono comunque al vaglio ulteriori misure di carattere strutturale, come la promozione della revisione del mercato elettrico a livello europeo, un ulteriore accelerazione del tasso di installazione delle fonti rinnovabili di energia e relative infrastrutture a fronte di processi di semplificazione”. “Ancora, è in corso di valutazione il rafforzamento dei livelli di competitività delle imprese, specie quelle i cui processi produttivi sono caratterizzati da alto impiego di energia attraverso meccanismi di compensazione e strumenti di mercato”, ha affermato il ministro.