(Teleborsa) – “Se il quadro (dell’inflazione) non dovesse cambiare entro marzo, sarò favorevole alla normalizzazione della politica monetaria”. Lo ha detto Joachim Nagel, presidente della Bundesbank e quindi membro del consiglio direttivo della BCE, nel corso di un’intervista con il quotidiano tedesco Die Zeit. “Il primo passo è interrompere gli acquisti netti di attività nel corso del 2022 – ha aggiunto – Quindi i tassi di interesse potrebbero essere aumentati prima della fine di quest’anno“.
“I costi economici sono significativamente più alti se agiamo troppo tardi rispetto a quando agiamo in tempo”, ha detto Nagel, che è diventato presidente della banca centrale tedesca a gennaio 2022. “Se interveniamo in un secondo momento, dovremmo aumentare i tassi di interesse in modo più sostanziale e a un ritmo più rapido. I mercati finanziari risponderebbero quindi con una maggiore volatilità”, ha aggiunto. I commenti dell’economista tedesco arrivano a poca distanza da quelli del presidente della Banca dei Paesi Bassi, Klaas Knot, il quale prevede che un “primo aumento dei tassi avvenga intorno al quarto trimestre di quest’anno”.
Nagel ha anche affermato che è probabile che l’inflazione tedesca superi quest’anno “significativamente” il 4%, più del doppio dell’obiettivo del 2% della BCE e ben al di sopra della proiezione della Bundesbank del 3,6%. “Ci sono segnali che l’aumento dei prezzi dell’energia potrebbe essere più persistente, che sta influenzando i prezzi di altri beni e servizi e che dietro ci sia anche un aumento della domanda”, ha detto durante l’intervista.