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Mediobanca, Nagel: per M&A non ci sono target medio-grandi, guardiamo a reti promotori

(Teleborsa) – Nel primo semestre dell’esercizio 2021-2022 di Mediobanca, ovvero quello terminato il 31 dicembre 2021, Piazzetta Cuccia ha registrato un “aumento dei ricavi largamente superiore al +4% medio previsto dal piano” e quindi “è stato un semestre piuttosto unico che ci fa ben sperare per la chiusura dell’anno“. Lo ha detto Alberto Nagel, amministratore delegato di , nella conference call con le agenzie di stampa che ha seguito la pubblicazione della semestrale. “Le prospettive del secondo semestre sono di un andamento buono o molto dei ricavi, quindi altrettanto solido – ha aggiunto – Chiaramente ci potrà essere un tema di comparazione col primo semestre per la volatilità dei mercati”.

“Avevamo previsto un 4% della crescita dei ricavi e quest’anno siamo nettamente superiori. Anche scontando un anno di stop, che è quelli che abbiamo avuto tutti quanti nel 2020, abbiamo una dirittura di marcia sugli indicatori del piano che è allineata a quello che prevedevamo. Quindi pur avendo perso un anno siamo allo stesso tipo di avanzamento”, ha aggiunto nel fare il punto sugli obiettivi del piano industriale presentato a fine 2019.

Le domande dei giornalisti, che hanno incassato un no comment sulla questione , si sono spostate sul capitolo M&A. “Sicuramente noi continuiamo a guardare a possibilità di crescita esterna – ha spiegato l’AD – Ma devono sposarsi col nostro ritmo accelerato di crescita organica. Guardiamo a opportunità che siano utili che non facciano deragliare la nostra crescita”. Le acquisizioni devono “essere un fit” con quello che Mediobanca sta facendo e quindi guarda “per esempio a reti di promozione finanziaria in mercati dove abbiamo già una presenza ma vogliamo renderla più rotonda con le sinergie come l’Italia, Monaco e il Lussemburgo per la distribuzione, mentre “per l’alternative asset management possiamo essere interessati a fare altre operazioni basate in Inghilterra, in America e in Francia dove la presenza di operatori di alternative asset management è più diffusa”.

“Per quanto riguarda la size oggi non sono disponibili operazioni di taglio medio grande. Non ci sono operatori in vendita, non ci sono dossier sul tavolo”, ha specificato. “Viceversa – ha ripreso – sul credito al consumo ci può interessare quello che accelera la nostra strategia digitale. In Compass ci può interessare acquisizione di un partner o una partnership nel fintech”. Nagel ha poi affermato che l’obiettivo di fine esercizio di 6 miliardi di euro di new total financial asset rimane raggiungibile e che sono previste altre emissioni di green bond. “Faremo altre emissioni green: si tratta di un canale di provvista complementare a quello che abbiamo, che rappresenta fattore positivo”, ha detto.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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