in

Dopo la stretta l'allentamento, da New York a Londra: cosa cambia

(Teleborsa) – Da New York a Londra: ormai alle spalle i mesi più duri dell’inverno, si guarda avanti provando a ricostruire una nuova normalità. Va in questa direzione al decisione del governatore di New York Kathy Hochul di revocare l’obbligo delle mascherine al chiuso e l’obbligo per gli esercenti commerciali di chiedere la prova della vaccinazione. Hochul comunque mantiene l’obbligo per le scuole e mezzi pubblici, come metropolitana, autobus e treni.

Si guarda avanti anche in Inghilterra dove il Premier britannico Boris Johnson punta a eliminare ogni rimanente restrizione anti-Covid vigente nel Paese, incluso l’obbligo legale all’isolamento in caso di test positivo, un mese in anticipo rispetto alla data prevista del 24 marzo. Lo ha annunciato oggi, durante il Question Times alla Camera dei Comuni, sottolineando però che deve continuare il “trend incoraggiante” che ha visto un costante calo dei contagi e dei ricoveri in ospedale nelle ultime settimane.
Il primo ministro ha affermato che presenterà la strategia del governo per convivere con il coronavirus, trattandolo quindi come una endemia e non più come una pandemia, il 21 febbraio, il primo giorno dopo la fine della pausa delle sedute parlamentari.

L’accelerazione annunciata oggi da Johnson viene vista, in particolare dai suoi critici, come un tentativo di divincolarsi dagli imbarazzi causati dallo scandalo partygate e dalle ricadute politiche sulla sua immagine e credibilità. Ma- numeri alla mano – si basa anche su una tendenza confermata e consolidata, come emerge dagli ultimi dati, che vedono una flessione su base settimanale dei contagi superiore al 20% e delle ospedalizzazioni di oltre il 10%.

Un portavoce di Dowing Street ha precisato che l’eliminazione dell’obbligo legale alla quarantena per i positivi prevede logicamente indicazioni (soprattutto per il mondo del lavoro) al fine di evitare di mettere a repentaglio la salute degli altri.
“Ovviamente se qualcuno ha l’influenza, noi non raccomandiamo che vada al lavoro, allo stesso modo non raccomandiamo mai a nessuno di andare a lavorare quando ha una malattia infettiva”, ha affermato il portavoce. Di fatto il Covid sarà quindi
trattato come le altre sindromi influenzali.

E proprio nel giorno in cui BoJo annuncia l’allentamento, si registra il calo dei test positivi da Covid confermato nelle ultime 24 ore nel Regno Unito, con 68.214 contagi censiti su oltre un milione di tamponi quotidiani.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

Covid, Sileri: situazione migliora, si può avviare progressiva rimozione delle restrizioni

Wall Street in rialzo, occhi sull'inflazione