(Teleborsa) – -30,18% a 1,35 euro per azione: a tanto è arrivato a cedere il titolo Saipem in chiusura, nella seduta odierna, risultando il peggiore tra le blue chips del FTSE MIB.
Cosa è successo?
L’inatteso profit warning e le ipotesi di aumento di capitale hanno pesato sulle azioni che, prima non hanno fatto prezzo in apertura e, poi, hanno messo a segno un ribasso a doppia cifra. Ingenti gli scambi: nella giornata di oggi, 31 gennaio, sono passate di mano oltre 100 milioni di azioni contro i 17 milioni di pezzi di venerdì scorso, 28 gennaio.
L’annuncio fatale
Saipem, prima dell’apertura del mercato, ha fatto sapere che il 2021 dovrebbe chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale e di aver ritirato l’outlook annunciato lo scorso ottobre a causa di un deterioramento del backlog, penalizzato dalla pandemia e dai costi delle materie prime. Inoltre, sono stati avviati contatti con le controparti bancarie e con i maggiori azionisti (ENI e CDP Industria) per far fronte alla situazione, al fine di “verificare anche la loro disponibilità a partecipare a una tempestiva e adeguata manovra finanziaria”.