(Teleborsa) – Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino ad ottobre 2021 sono state 5.987.000, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+20%) dovuto alla crescita progressiva iniziata a marzo 2021. Tale incremento ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, risultando però più accentuato per le assunzioni in somministrazione e stagionali (+30%), mentre è stato pari al 24% per l’apprendistato e al 18% per contratti a termine e intermittenti. In crescita anche le assunzioni a tempo indeterminato (+11%). Rispetto al 2019 le assunzioni risultano diminuite complessivamente del 7% (sempre con riferimento all’intero periodo gennaio-ottobre). Questo il quadro tracciato dall’Inps nell’Osservatorio sul precariato di ottobre 2021.
Le trasformazioni da tempo determinato nei primi dieci mesi del 2021 – secondo i dati dell’Inps – sono risultate 397mila, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-7%). A partire dal secondo trimestre 2021 – evidenzia l’Istituto – si sono registrate comunque variazioni positive fino a luglio pari al +17%, ad agosto si riscontra una sostanziale stabilità (1%), a ottobre la variazione è di nuovo positiva (+24%). Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono aumentate del 19%.
Le cessazioni fino a ottobre 2021 sono state in complesso 5.129.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+8%). Risultano in flessione solo le cessazioni dei contratti intermittenti (-8%), mentre si ha un aumento per tutti gli altri contratti. In particolare – rileva l’Osservatorio – per i contratti a tempo indeterminato l’incremento è del 14%. Rispetto al 2019 (sempre per il periodo gennaio-ottobre) le cessazioni complessive risultano calate del 12% (quelle a tempo indeterminato del 10%).
Nel periodo gennaio-ottobre 2021 i rapporti di lavoro che hanno usufruito dell’esonero triennale per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani, sono stati 115.294 (71.380 assunzioni e 43.914 trasformazioni a tempo indeterminato). Tale valore è in forte aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+65%) e questo – spiega l’Inps – è dovuto principalmente all’attivazione dell’esonero totale (entro il limite di 6mila euro annui) per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel 2021 come disciplinato dall’art.1 della L. 178/2020 ed esteso ai giovani fino a 36 anni (in precedenza l’esonero era pari al 50% dei contributi dovuti entro un limite annuo di 3mila euro). I rapporti instaurati con l’esonero totale infatti, rappresentano l’86% dei rapporti incentivati con l’esonero triennale giovani nella sua globalità.
LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO – Da marzo 2021 il saldo annualizzato, superando gli effetti recessivi della pandemia, è ritornato alla crescita e da agosto si aggira stabilmente attorno a 560-590mila unità. Il saldo annualizzato risulta positivo per tutte le tipologie contrattuali. In particolare, per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari 184mila unità; ancora più consistente risulta l’incremento del tempo determinato (+233mila) e rilevante pure quello dei contratti di somministrazione (+78mila). Confrontando la situazione di ottobre 2021 con quella a ottobre 2019 (prepandemica) si registra – evidenzia l’Inps – un saldo decisamente positivo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (+354mila): si sommano infatti risultati positivi sia nella prima che nella seconda annualità considerata. Anche per l’insieme delle altre tipologie contrattuali a livello biennale il saldo risulta marcatamente positivo (+243mila) con il pieno recupero della perdita che era stata registrata tra ottobre 2020 e ottobre 2019 (-156mila).
IL LAVORO OCCASIONALE – La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a ottobre 2021 si attesta intorno alle 15mila unità (in diminuzione del -3% rispetto allo stesso mese del 2020). L’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 242 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a ottobre 2021 essi risultano oltre 12mila, in aumento del 13% rispetto a ottobre 2020, l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 179 euro.