(Teleborsa) – L’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC) ha inviato una lettera aperta ai rappresentanti degli Stati membri dell’UE e agli eurodeputati, chiedendo l’esclusione del gas dalla tassonomia dell’UE, ovvero dalla classificazione delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. IIGCC è una coalizione di investitori che conta 370 membri, gestisce 50 trilioni di euro e comprende pesi massimi come BlackRock e Vanguard. L’obiettivo dell’organismo è promuovere gli investimenti green attraverso le loro decisioni di allocazione del capitale e l’interlocuzione con le aziende e il mercato in generale.
“Come pietra angolare dell’agenda della finanza sostenibile dell’UE, l’inclusione del gas minerebbe la credibilità della tassonomia e l’impegno dell’UE per la neutralità climatica entro il 2050 – ha commentato Stephanie Pfeifer, CEO di IIGCC – Sebbene vi sia spazio per il gas come ponte a breve termine in un periodo di transizione, non può essere onestamente classificato come green”.
“Per gli investitori istituzionali, l’inclusione del gas limiterà la loro capacità di allineare i propri portafogli e gli investimenti al net zero – ha aggiunto l’economista – In un momento in cui abbiamo bisogno di chiarezza, l’inclusione del gas crea un precedente inutile e confonde le acque per gli investitori che cercano di fare la cosa giusta”. A fine 2021, la Commissione europea ha redatto un piano per etichettare alcuni investimenti nel gas e nel nucleare come green all’interno della tassonomia dell’UE.