(Teleborsa) – , società quotata da novembre 2021 su su Euronext Milan e attiva nelle soluzioni per il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, ha completato il closing dell’acquisizione di Chromagen. Sono state infatti soddisfatte tutte le condizioni sospensive, inclusa l’approvazione dell’Autorità Israeliana per la Concorrenza. Fondata nel 1962, Chromagen sviluppa, produce e commercializza soluzioni rinnovabili per il riscaldamento dell’acqua. Ha sede in Israele (con due filiali in Australia e in Spagna), impiega oltre 300 persone e nel 2020 ha riportato ricavi per circa 400 milioni di NIS (circa 114 milioni di euro) e un margine EBIT adjusted “mid-single digit”.
“Siamo entusiasti di accogliere Chromagen in Ariston Group – ha affermato Paolo Merloni, presidente esecutivo di Ariston Group – Chromagen è perfettamente in linea con la nostra vision di portare il comfort sostenibile a tutti. L’operazione è anche una testimonianza della capacità di Ariston di completare operazioni di M&A – pilastro della nostra strategia – anche in un anno caratterizzato da una forte crescita organica e dalle attività di listing”.
Ariston Group ha acquisito il 100% delle azioni e dei diritti di voto dell’entità attiva in Israele. Il controvalore dell’operazione (equity value) è stato pari a circa 130 milioni di NIS (circa 37 milioni di euro), pagati in contanti. L’acquisizione, spiega una nota, permette ad Ariston Group di consolidare la sua posizione nel mercato israeliano, “un mercato sostenuto da un’economia in crescita e da un solido trend di crescita della popolazione, dove la maggior parte delle abitazioni soddisfa il proprio fabbisogno di acqua calda attraverso il solare termico”.