(Teleborsa) – Nel 2020 e` aumentata la domanda di risorse finanziarie da parte delle imprese. Secondo i dati Invind, il 44 per cento delle imprese ha dichiarato di aver avuto un maggiore fabbisogno di indebitamento e ottenuto nuovi finanziamenti nel corso dell’anno (28 per cento nel 2019). In nove casi su dieci il nuovo prestito ha coinciso con l’intero importo richiesto all’intermediario. I dati di AnaCredit confermano un aumento dell’indebitamento rispetto al 2019 per il 43 per cento delle imprese, per un totale di circa 81 miliardi, e una sua riduzione per una quota analoga di imprese, per circa 45 miliardi nel complesso. È quanto emerge dalla nota “Indebitamento e liquidità delle imprese nel 2020: evidenze su microdati di impresa”, pubblicata dalla Banca d’Italia.
Sia gli ampliamenti dell’esposizione bancaria sia le riduzioni sono fortemente concentrati. Oltre tre quarti degli 81 miliardi di maggior debito – rileva la nota – sono riconducibili al 5 per cento di imprese che hanno registrato l’espansione maggiore del proprio indebitamento. Si tratta soprattutto di imprese di grandi dimensioni, capogruppo, che hanno realizzato la maggior parte degli investimenti complessivi. Analogamente, i circa 45 miliardi di minore indebitamento sono riconducibili per i due terzi al 5 per cento di imprese che hanno registrato le riduzioni piu` consistenti.
Anche il saldo finanziario e` stato molto eterogeneo, risultando negativo per il 40 per cento circa delle imprese, per un valore totale di 111 miliardi, a fronte di un flusso positivo pari a 224 miliardi generato dal restante 60 per cento delle imprese. Un ammontare di circa 96 miliardi di euro, pari al 43 per cento del flusso positivo, – spiega Bankitalia – e` riconducibile all’1 per cento delle imprese con i saldi piu` elevati. Il flusso negativo e` riconducibile per i tre quarti al 5 per cento di imprese che hanno registrato il minore saldo finanziario. Quasi un quarto delle imprese ha contemporaneamente generato un saldo finanziario positivo (per 93 miliardi) e aumentato i prestiti (per 35 miliardi) nel 2020.
La relazione tra saldo finanziario e variazione dell’indebitamento bancario nel 2020 appare non lineare: ordinando le imprese sulla base dei ventili della distribuzione del saldo finanziario, l’aumento dei prestiti si concentra nelle due classi estreme. Questi due gruppi di imprese – conclude la nota – hanno anche realizzato circa il 65 per cento degli investimenti complessivi.