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Manovra, Bombardieri: “Nessuna riforma fiscale complessiva: manca una visione generale”

(Teleborsa) – “Abbiamo chiesto che si partisse dal cuneo fiscale perché ci sembrava la scelta economica di macroeconomia e di risposta sociale più corretta”. È quanto ha affermato il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a SkyTg24 Economia tornando a criticare l’impianto della riforma fiscale.

“Quando si fanno delle scelte di politica economica e di politica fiscale vorremmo che su questo ci fosse una riflessione più ampia. Il governo e il Parlamento – ha sottolineato Bombardieri – non hanno presentato una riforma complessiva fiscale e quindi questa è la prima contraddizione che noi abbiamo sottolineato durante lo sciopero. C’è stata una mancanza di una visione generale. Il presidente Draghi nel suo discorso di insediamento alle Camere aveva detto che serviva una riforma fiscale complessiva, una riforma complessiva che in Parlamento non è stata presentata. Se continuiamo ad incentivare l’evasione con i vari condoni – ha evidenziato il leader della Uil – sarà complicato spiegare come in questo paese paghino le tasse solo i lavoratori dipendenti e pensionati. Ricordo che anche per questo governo il primo atto politico fu quello di un condono. Poi qualcuno spiegò che quelle cartelle non erano esigibili e che costava di più tenerle in carico che farle pagare ma la somma di questa scelta politica fu che in questo Paese ci sono 110 miliardi di evasione su cui non c’è l’attenzione che merita e il governo decide di far non pagare le tasse a chi le ha evase”.

A proposito del prossimo confronto tra Governo e sindacati sul tema delle pensioni Bombardieri ha affermato che “il tema sembra essere stato dimenticato da tutti. Si dovrebbe – ha proseguito – parlare di una sostenibilità economica delle pensioni ma aggiungo anche di una sostenibilità sociale. Di questo sarebbe il caso di discutere al tavolo. È chiaro che se noi dobbiamo fare una modifica della riforma delle pensioni ad ogni tornata elettorale sarà complicato. Il tema sembra dimenticato, non sento più parlare né di riforma delle pensioni né di quota 100 o 102”.

In tale scenario per Bombardieri lo sciopero generale del 16 dicembre proclamato da Cgil e Uil “non è stata una seduta di autocoscienza” ma ha dimostrato la forza di tanti che sono riusciti “a costringere il governo a riflettere sul fatto che non va tutto bene, dalla precarietà del lavoro alla riforma fiscale”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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