(Teleborsa) – “Il Governo intende presentare il disegno di legge di ratifica alle Camere e auspica che il processo di ratifica abbia luogo nei tempi programmati, fermo restando il ruolo importante del Parlamento”. Lo ha detto il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, al Question Time in merito alla ratifica del Trattato Mes. La riforma, ha spiegato, dovrebbe essere operativa a inizio 2022 ma la sua entrata in vigore, è condizionata al completamento di tutte le procedure di ratifica nazionali.
“Al momento non vi sono ulteriori risorse da destinare al fondo dedicato alla riduzione della pressione fiscale”, ha aggiunto rispondendo a un’interrogazione sull’utilizzo delle risorse derivanti dal contrasto all’evasione fiscale e contributiva per il finanziamento delle misure di riduzione della pressione fiscale previste dal disegno di legge di bilancio per il 2022. “La tendenza all’aumento dell’adempimento spontaneo, riscontrata tra il 2014 e il 2018, si è consolidata nel 2019 ed è coerente con gli impegni assunti dal Governo anche nel PNRR per la riduzione del tax gap – ha detto ancora Franco – tuttavia al momento non è possibile quantificare le maggiori risorse che grazie all’adempimento si renderanno disponibili per una ulteriore riduzione della pressione fiscale”.
In generale, la concorrenza fiscale realizzata attraverso misure attrattive che sottraggono basi imponibili da altri stati può generare effetti negativi e produrre una dannosa corsa al ribasso”. Così Franco replicando a un’interrogazione sulle iniziative volte a modificare le disposizioni in materia di imposta sostitutiva sui redditi delle persone fisiche titolari di redditi da pensione di fonte estera, al fine di rendere maggiormente attrattivo tale regime agevolato ed estenderne i benefici all’intero territorio nazionale.
“Risulta un utilizzo limitato nel 2019 del regime agevolativo”, ha spiegato, “per una riflessione occorre aspettare i dati del 2020, secondo anno di applicazione del regime, che saranno disponibili ad aprile 2022″. In linea generale i regimi agevolativi estesi sull’intero territorio nazionale, ha detto Franco, “non sono esenti da aspetti problematici, può generare la reazione di altri paesi. Nei confronti del Portogallo non e’ un caso che vi siano state reazioni e la normativa portoghese è stata modificata”.