(Teleborsa) – “Vedo un’enorme opportunità negli USA per gli investimenti, un’Europa neutrale e una Cina molto difficile“. Lo ha detto Carlo Rosa, amministratore delegato di , a margine della presentazione del piano industriale al 2025. “Attraverso l’acquisizione di Luminex noi adesso abbiamo già il 50% del fatturato negli USA, circa un 35% in Europa e poi nei mercati di sviluppo abbiamo il resto. L’America è una delle geografie su cui noi puntiamo di più, perché è una geografia in crescita, di grandi investimenti, sono stati spesi oltre 100 miliardi nel sistema sanitario tra il 2020 e il 2021 per rafforzare il sistema e adottare nuove tecnologie per cui per noi oggi è una scommessa che è molto americana”.
Rosa è stato più pessimista sul Dragone rosso. “Sono due anni che non vado in Cina e abbiamo un fatturato da 70 milioni di euro. Il fatto che in Cina continuino a combattere le pandemie coi lockdown ha effetti pazzeschi sul business. Sul Covid non hanno accettato alcun prodotto europeo o americano. È un segnale molto importante sul fatto che strategicamente la Cina si stia cercando di rendere indipendente con le proprie tecnologie. La Cina è difficile in generale – ha sottolineato – non solo sul Covid”. Rosa ha poi aggiunto che Diasorin sta andando avanti nel “costruire uno stabilimento in Cina e a cercare di integrarci nella catena del valore cinese”.
Il mercato non ha apprezzato il piano della multinazionale italiana quotata nell’indice FTSE MIB. Il titolo ha perso il 10,83% nella seduta odierna, risultando il peggiore delle blue chip. In particolare, il piano prevede una crescita dei ricavi nel 2022 più debole delle attese, a causa del forte calo del fatturato legato al business dei tamponi per il Covid, e obiettivi al 2025 di marginalità leggermente inferiori alle stime degli analisti. “Sono molto soddisfatto – ha comunque commentato il presidente di Diasorin, Gustavo Denegri – di come va Diasorin e del futuro che si prospetta. Abbiamo fatto 30 prodotti nuovi in 3 anni e acquisizioni come l’ultima, Luminex, che ha un potenziale incredibile e porterà risultati che al momento non si possono immaginare. Certamente poi è difficile prevedere il futuro con il Covid”. Su questa incertezza si è espresso anche Rosa: “Nessuno sa cosa succederà esattamente con il Covid, abbiamo dato una stima per il 2022 con visibilità sul primo trimestre, poi dipenderà dai vaccini, dalle varianti e da altro. Nessuno può sapere esattamente come si evolverà l’anno”.
Il CFO Piergiorgio Pedron ha fornito alcuni aggiornamenti sull’acquisizione di Luminex. “Quando abbiamo finalizzato l’acquisizione di Luminex a luglio, avevano indicato come obiettivo quello di raggiungere 55 milioni di euro di sinergie entro il terzo anno – ha affermato – Oggi confermiamo l’obiettivo di sinergie per 55 milioni entro il terzo anno, ma alziamo a 60 milioni le stime di sinergie entro il 2025″. “In aggiunta – ha proseguito Pedron – crediamo che l’operazione genererà ulteriori 30 milioni di sinergie, grazie alle maggiori vendite che il gruppo potrà realizzare attraverso la rete già servita negli Usa da Luminex. DiaSorin potrà inoltre fare leva sulla propria presenza commerciale nel mondo per promuovere i prodotti Luminex”.