(Teleborsa) – Sono 17.030 i nuovi contagi di Covid-19 registrati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di poco più di 558 mila tamponi effettuati, tra antigenici e molecolari con il tasso di positività al 2.9%. Sono 74 le vittime. Ricoveri in crescita. Questi i numeri del bollettino di oggi, venerdì 4 dicembre, diffuso come ogni giorno dal ministero della Salute per aggiornare la situazione coronavirus nel nostro Paese.
“Anche l’Italia ha una curva in crescita sia pure in maniera più contenuta rispetto ad altri Pesi Ue. La crescita è soprattutto nel nord est del Paese e le fasce di età più colpite sono quelle sotto i 20 anni e tra 20 e 30 anni”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. “Abbiamo una continua crescita dei casi sintomatici e delle ospedalizzazioni” precisa sottolineando che sono in aumento sia l’ occupazione dei posti letto che quella delle terapie intensive (1 punto percentuale in una settimana). “La fascia under20 ha la copertura vaccinale più bassa. Il 50% degli over80 ha completato la terza dose e tra 30 e 59 anni però quasi 3,5 mln di italiani non hanno iniziato il ciclo vaccinale”.
“Sicuramente i vaccini funzionano e sono l’arma migliore e per questo si sta identificando la campagna sulla dose di richiamo booster che garantisce la protezione anche contro le varianti circolanti. Per ora la variante omicron in Italia non sta circolando, tranne il focolaio individuato, e per ora il vaccino sta coprendo bene dalla variante delta che è l’unica circolante”. Così in conferenza stampa ilo direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
Intanto, le infezioni da Covid in Sudafrica sono quadruplicate da martedì, raggiungendo nelle ultime 24 ore il numero di 16.055, mentre si diffonde la variante Omicron. Lo rende noto l’Istituto nazionale per le malattie trasmissibili, citato dall’agenzia Bloomberg. Secondo uno studio sudafricano, il rischio di reinfettarsi con la variante Omicron è tre volte superiore rispetto a quelle precedentemente conosciute.