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Precariato e ricostruzione di carriera: Anief presenta il calcolatore per differenze retributive

(Teleborsa) – Far conoscere a tutto il mondo della scuola precario o di ruolo, per tutto il periodo delle supplenze che ha svolto in passato, quali sono i propri diritti in maniera semplice e rapida. Con questo obiettivo – come spiega a Teleborsa il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico –Anief ha una campagna informativa che, attraverso un calcolatore, consente di sapere l’ammontare degli arretrati dovuti.

“Inserendo 4 dati fondamentali (gli anni di supplenza, l’anno di immissione in ruolo, il servizio eventualmente svolto prima del 2011, la qualifica professionale) in pochissimi secondi il calcolatore – afferma Pacifico – va a quantificare in maniera sommaria l’ammontare del credito vantato da ciascuno. Il credito viene stimato in base a una giurisprudenza che ha sancito che la legislazione nazionale e il contratto sono illegittimi laddove non riconoscono per intero il servizio pre-ruolo svolto durante il precariato nella ricostruzione di carriera, per chi è di ruolo, e laddove non riconoscono gli scatti di anzianità per chi è precario e ha sempre lo stesso stipendio. Con questo calcolatore si riesce a capire subito quanti sono i soldi che devono integrati, le spettanze retributive che possono andare da poche centinaia di euro fino a 30mila euro”.

Dopo aver effettuato il calcolo, contattando un sindacalista di Anief – fa sapere Pacifico – “si può fare una vera e propria ‘radiografia’ al proprio fascicolo sugli anni di servizio prestato e decidere se procedere gratuitamente con i legali in convenzione con Anief per avere gli arretrati dovuti. In tal modo è possibile conoscere gli ulteriori diritti che ogni lavoratore della scuola può rivendicare. Tali diritti riguardano, per esempio, il pagamento delle mensilità estive per chi è stato supplente al 30 giugno o delle ferie non retribuite, così come il pagamento dei risarcimenti per l’abuso dei contratti a termine, delle ore di formazione obbligatoria. È anche possibile – conclude il leader dell’Anief –andare a ricostruire per intero tutto i servizio svolto anche dopo l’assunzione dal 2011, che è l’anno in cui viene abolito il primo gradino stipendiale”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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