(Teleborsa) – Si espande il settore dei servizi negli Stati Uniti a novembre, anche se a un tasso inferiore a quello del mese precedente. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da Markit, si porta a 58 punti dai 58,7 del mese precedente, risultando superiore ai 57 punti della stima preliminare. L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, si conferma comunque al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con tra espansione e contrazione.
Diminuisce anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 57,2 punti, rispetto ai 57,6 punti del mese precedente e ai 56,5 punti della stima flash.
“L’attività commerciale negli Stati Uniti ha continuato a crescere a un ritmo solido a novembre, aggiungendo segnali che il ritmo della crescita economica sta accelerando nel quarto trimestre, dopo il rallentamento indotto dall’ondata della variante Delta del terzo trimestre”, ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist di IHS Markit. “Sebbene la crescita non corrisponda all’impennata osservata all’inizio dell’anno in cui l’economia ha riaperto – ha aggiunto – l’espansione del quarto trimestre dovrebbe essere ben al di sopra della tendenza di lungo periodo dell’economia per segnare una solida fine dell’anno“.
“La crescita è sbilanciata, tuttavia, essendo guidata dai servizi, in quanto il settore manifatturiero rimane fortemente vincolato da carenze di offerta e, in alcuni casi, problemi di offerta di lavoro – ha spiegato Williamson – Questi vincoli stanno interessando sempre più anche i fornitori di servizi, come evidenziato dall’accumulo quasi record di ordini incompleti durante il mese di novembre, poiché le aziende spesso non avevano la capacità di soddisfare la domanda”.